Avvocato – Norme deontologiche – Violazione – Sanzione – Misura – Adeguatezza – Elementi idonei attenuazione della responsabilità – Rilevanza.

Va accolto il ricorso diretto a conseguire, nella pur riconosciuta responsabilità, l’irrogazione di sanzione meno grave di quella determinata dal Consiglio, laddove l’organo territoriale non abbia considerato tutti gli elementi idonei alla attenuazione della responsabilità, quali l’essersi il ricorrente adoperato per l’eliminazione delle conseguenze civili, il comportamento complessivo di costui, che non abbia mai negato la propria responsabilità né posto in essere atti idonei ad intralciare il regolare corso del procedimento disciplinare, nonchè il complesso di cause che abbiano determinato il comportamento e che depongano per la non intenzionalità della condotta (nella specie, il Collegio, in accoglimento del ricorso, ha irrogato la sanzione disciplinare della censura in luogo della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per la durata di mesi due). (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 17 aprile 2008).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. MORLINO), sentenza del 12 dicembre 2009, n. 144

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 144 del 12 Dicembre 2009 (accoglie)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 17 Aprile 2008
Giurisprudenza CNF

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