Pone in essere un comportamento contrario ai principi di correttezza e lealtà il professionista che incassi dal cliente una somma di denaro al fine di liberare un immobile da ipoteche e pignoramenti ed estingua solo alcune posizioni debitorie appropriandosi illecitamente della residua somma, cagionando così grave danno alla parte assistita. (Nella specie, in considerazione della mancanza di precedenti disciplinari e della restituzione delle somme incassate, la sanzione della sospensione dall’esercizio della professione per mesi otto è stata sostituita con la sospensione per mesi quattro). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 20 marzo 1997).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. RUGGIERI), sentenza del 28 dicembre 1999, n. 283
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 283 del 28 Dicembre 1999 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 20 Marzo 1997 (sospensione)
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