Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme avute in ragione del mandato – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che trattenga ingenti somme avute fiduciariamente dal cliente per l’esecuzione del mandato ricevuto. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per anni uno nei confronti dell’avvocato che ricevuta una ingente somma dal cliente affinché fosse consegnata in esecuzione di un accordo transattivo, la tratteneva per sé inducendo così la parte creditrice a nuove azioni giudiziarie). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Nola, 1 ottobre 2002).

Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. VERMIGLIO), sentenza del 13 ottobre 2004, n. 224

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 224 del 13 Ottobre 2004 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Nola, delibera del 01 Ottobre 2002 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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