Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Ingiustificato trattenimento di somme spettanti al cliente – Illecito deontologico.

Qualora non sia provata l’autorizzazione o il consenso del cliente, deve ritenersi arbitraria e, pertanto, idonea ad integrare l’illecito deontologico, la trattenuta da parte del professionista di somme di competenza del cliente stesso, poiché contraria ai doveri di probità e correttezza (il professionista, nella specie, sull’importo spettante alla cliente per sorte capitale e interessi giudizialmente liquidati, tratteneva una somma superiore alle spese legali liquidate in sentenza a carico della controparte, senza il benestare della cliente). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Bologna, 19 gennaio 2005).

Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. MIRIGLIANI), sentenza del 15 dicembre 2006, n. 173

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 173 del 15 Dicembre 2006 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Bologna, delibera del 19 Gennaio 2005
Giurisprudenza CNF

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