Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la controparte – Esercizio azioni sproporzionate o vessatorie – Illecito deontologico – Sussistenza

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che, avendo ricevuto direttamente dalla controparte per la definizione della pratica un vaglia postale, sia pure non del tutto esaustivo, ometta di favorire la definizione extra-giudiziale della lite ed al contrario, dopo un lungo lasso di tempo, restituisca il vaglia al debitore intimando atto di precetto, così avviando azioni ed iniziative sproporzionate e vessatorie in danno della controparte medesima. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Catania, 27 novembre 2007)

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. VERMIGLIO, rel. D’INNELLA), sentenza del 30 dicembre 2008, n. 230

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 230 del 30 Dicembre 2008 (accoglie)
- Consiglio territoriale: COA Catania, delibera del 27 Novembre 2007
Giurisprudenza CNF

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