Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante e in contrasto con i principi della deontologia forense l’avvocato che nel corso di una causa ecceda nell’attività difensiva arrivando ad accusare il difensore di controparte di gravi reati penali. (Nella specie è stata ridotta la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione da mesi quattro a mesi tre). (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma 25 maggio 1999).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. DANOVI, rel. GUIDI), sentenza del 13 luglio 2001, n. 167
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 167 del 13 Luglio 2001 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 25 Maggio 1999 (sospensione)
0 Comment