E’ palesemente privo di giustificazione, nonché gravemente contrario ai principi di lealtà e di colleganza, il comportamento dell’avvocato che in modo arbitrario ed ostruzionistico frapponga ostacoli al pagamento da parte di una assistita, precedentemente cliente dell’esponente, di quanto dovuto al precedente difensore, pur se determinato nell’ammontare sulla base di un provvedimento giudiziale, già corrisposto alla cliente dalla controparte soccombente. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Bologna, 10 dicembre 2008).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. SALAZAR), sentenza del 22 luglio 2011, n. 124
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 124 del 22 Luglio 2011 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Bologna, delibera del 10 Dicembre 2008
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