Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Accaparramento di clientela – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante, perché volto all’accaparramento di clientela, l’avvocato che con telefonate a familiari, con contatti diretti e con distribuzione di biglietti da visita in luoghi di detenzione o di accoglienza di rei e di persone inclini alla delinquenza, in spregio anche alle acquisizioni di difesa da parte di altri colleghi, si attivi costantemente per ottenere incarichi professionali. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi due). (Rigetta il ricorso avverso decisone C.d.O. di Vicenza, 20 marzo 1995).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Bonazzi, rel. Alpa), sentenza del 22 luglio 1997, n. 91

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 91 del 22 Luglio 1997 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Vicenza, delibera del 20 Marzo 1995 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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