Avvocato – Norme deontologiche – Obbligazioni assunte nei confronti di terzi – Inadempimento – Illecito deontologico – Sussistenza – Natura privata o professionale del debito – Irrilevanza

Pone in essere un contegno deontologicamente rilevante l’avvocato che alieni un immobile già venduto senza fare alcuna menzione di tale circostanza nel preliminare di vendita, in tal modo non provvedendo regolarmente all’adempimento delle obbligazioni assunte nei confronti della controparte. Invero, l’obbligo dell’avvocato di provvedere regolarmente all’adempimento delle obbligazioni assunte nei confronti di terzi è non soltanto giuridico ma, soprattutto, deontologico, e deve essere tanto più sentito quanto più percepito nell’ambito esterno. Una siffatta scorrettezza non solo produce inevitabili riflessi negativi sulla reputazione professionale dell’incolpato, ma compromette altresì l’immagine dell’intera classe forense, incidendo sulla fiducia che i terzi pongono nella capacità degli avvocati di rispettare i propri doveri. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Bari, 15 luglio 2009).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. SICA), sentenza del 22 ottobre 2010, n. 105

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 105 del 22 Ottobre 2010 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Bari, delibera del 15 Luglio 2009
Giurisprudenza CNF

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