Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità e decoro – Resistenza a pubblico ufficiale – Violazione delle norme sulle misure di prevenzione – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che, indagato per i reati di truffa, associazione a delinquere, usura, ricettazione estorsione e danneggiamento, si renda responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle misure di prevenzione a cui era sottosposto (sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni). (Nella specie è stata confermata la sanzione della cancellazione all’albo). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Agrigento, 6 marzo 2003).

Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. ORSONI), sentenza del 14 ottobre 2004, n. 225

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 225 del 14 Ottobre 2004 (respinge) (cancellazione)
- Consiglio territoriale: COA Agrigento, delibera del 06 Marzo 2003 (cancellazione)
Giurisprudenza CNF

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