Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità e decoro – Atteggiamenti intimi e sconvenienti con detenuto – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che venga sorpreso in atteggiamento intimo e sconveniente con un detenuto, suo cliente, durante un colloquio tenuto in qualità di difensore presso la casa circondariale. (Nella specie in considerazione del fatto che l’avvocato si era attivato per tenere riservata l’effusione la sanzione della sospensione è stata ridotta da mesi sei a mesi tre). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Voghera, 10 ottobre 2002).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. ALPA, rel. PACE), sentenza del 16 marzo 2004, n. 42

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 42 del 16 Marzo 2004 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Voghera, delibera del 10 Ottobre 2002 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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