Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Promessa di recupero della refurtiva in cambio di denaro -Ricettazione e ricatto – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che si attivi con la vittima del reato per speculare sul recupero della refurtiva chiedendo dei soldi in cambio del recupero stesso, sotto la copertura dello svolgimento di una attività professionale. (Nella specie è stata confermata la sanzione della radiazione al professionista che aveva chiesto una ingente somma di denaro promettendo di far recuperare alla banca i moduli per assegni bancari e circolari che erano stati rubati, ed era stato, quindi, arrestato e condannato per i reati di ricettazione e ricatto). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 30 marzo 2000).

Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, rel. ORSONI), sentenza del 12 marzo 2003, n. 18

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 18 del 12 Marzo 2003 (respinge) (radiazione)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 30 Marzo 2000 (radiazione)
Giurisprudenza CNF

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