Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che assuma un ‘incarico professionale con il preciso intento di porre in essere attività di favoreggiamento e, allo stesso scopo, riveli a terzi l’esito degli interrogatori effettuati dalla pubblica autorità. (Nella specie, l’avvocato e stato ritenuto responsabile ed è stata inflitta la sanzione della sospensione per anni uno). (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Padova, 15 dicembre 1999).
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 387 del 04 Dicembre 2003 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Padova, delibera del 15 Dicembre 1999 (sospensione)
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