Il laureato in legge per poter accedere agli Albi professionali forensi deve possedere il requisito della condotta specchiatissima ed illibata, cioè deve essere di non incrinata rettitudine, di costume intemerato ed esente da qualsiasi contaminazione, con una vita improntata ad integrità e probità assolute (nella fattispecie è stata respinta la domanda di iscrizione all’Albo presentata da soggetto che risultava essere stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per il delitto di tentata estorsione continuata). (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Torino, 6 febbraio 1989).
Consiglio Nazionale Forense (pres. LANDRISCINA, rel. CASALINUOVO), sentenza del 25 gennaio 1990, n. 1
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 1 del 25 Gennaio 1990 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Torino, delibera del 06 Febbraio 1989
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