Avvocato e procuratore – Tenuta Albi – Albo avvocati e procuratori – Domanda di iscrizione – Condotta specchiatissima ed illibata – Precedenti penali – Valutazione – Accoglimento.

Il requisito dal possesso della condotta specchiatissima ed illibata, necessario per l’iscrizione negli Albi professionali, non è di per sé da escludere per la semplice esistenza di un procedimento penale a carico dell’interessato, ovvero per l’esistenza di condanna penale che l’interessato medesimo abbia subito. In realtà spetta al Consiglio dell’Ordine, attraverso una approfondita e meditata valutazione della situazione, accertare in concreto se i fatti oggetto di verifica da parte del giudice penale siano tali da escludere che l’avvocato abbia tenuto un comportamento che in qualche modo possa compromettere il decoro e la dignità della classe forense. Nella fattispecie è stata accolta l’istanza di iscrizione all’Albo degli avvocati presentata da un professionista che aveva subito un procedimento penale in qualità di Presidente di comunità montana perché la Comunità stessa non aveva provveduto, nei termini di legge, al versamento di somme dovute per ritenuta di acconto a causa di mancanza di fondi disponibili ed un altro instaurato nei suoi confronti dalla moglie per maltrattamenti, dopo che la stessa era stata da lui denunciata e condannata per violazione degli obblighi di assistenza familiare. (Respinge ricorso contro decisione Consiglio Ordine Matera, 22 marzo 1988).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Sanino), decisione del 17 luglio 1989, n. 98

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 98 del 17 Luglio 1989 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Matera, delibera del 22 Marzo 1988
Giurisprudenza CNF

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