Viola i principi di lealtà e dignità l’avvocato che riscuota dalla cliente indebitamente una somma, per una parte emettendo fattura, e per altra parte domandando un sequestro a fini cautelativi, omettendo poi la restituzione delle somme dovute. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 11 luglio 1989).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Falzea), sentenza del 23 aprile 1991, n. 57
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 57 del 23 Aprile 1991 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 11 Luglio 1989
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