Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di probità – Truffa, appropriazione indebita aggravata, peculato – Violazione – Cancellazione dall’albo.

Il professionista nei cui confronti sia stata accertata responsabilità per i reati di truffa, appropriazione indebita aggravata e peculato offende gravemente il prestigio della classe forense e la stessa reputazione dell’incolpato. Nella fattispecie appare adeguata la sanzione della cancellazione dall’albo, in parziale modifica della sanzione della radiazione inflitta dal Consiglio dell’Ordine. (Accoglie parzialmente ricorso contro decisione Consiglio Ordine Bari, 18 dicembre 1989).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Scassellati Sforzolini), sentenza del 2 maggio 1991, n. 75

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 75 del 02 Maggio 1991 (accoglie) (cancellazione)
- Consiglio territoriale: COA Bari, delibera del 18 Dicembre 1989 (radiazione)
Giurisprudenza CNF

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