Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Condotta specchiatíssima ed illibata – Accertamento – Criteri – Necessità – Sussiste.

L’avvocato è tenuto ad avere una condotta specchiatissima ed illibata. L’accertamento dei fatti lesivi di tale dovere deve basarsi sulla valutazione dell’incidenza che un certo comportamento può avere nell’ambito sia dell’attività professionale che della vita privata, tenendosi conto delle ripercussioni negative che possono prodursi nell’opinione pubblica, in danno per l’immagine e la reputazione della classe forense. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Lecce del 15 maggio 1993).

Consiglio Nazionale Forense (pres. RICCIARDI, rel. CAGNANI), sentenza del 6 novembre 1995, n. 115

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 115 del 06 Novembre 1995 (accoglie)
- Consiglio territoriale: COA Lecce, delibera del 15 Maggio 1993
Giurisprudenza CNF

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