Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi di lealtà e correttezza – Procuratore legale che rivesta la carica di Vice Pretore Onorario – Rapporti con le parti del giudizio – Illecito deontologico – Censura.

Un avvocato deve in ogni circostanza mantenere un comportamento assolutamente chiaro ed univoco e che non susciti perplessità alcuna in ordine alla sua assoluta linearità sugli intendimenti seguiti (nella fattispecie è stato ritenuto non in sintonia con il decoro e la dignità della professione, tanto da meritare la sanzione della censura, il comportamento del procuratore legale, che nella sua qualità di Vice Pretore Onorario, richiesto di un parere in ordine ai rapporti societari tra due coniugi, abbia indirizzato uno di questi presso il proprio collega di studio e, successivamente, dopo essersi pronunciato come Giudice sul relativo ricorso, abbia assunto il patrocinio dell’altro coniuge). (Respinge ricorso contro decisione Consiglio Ordine Ferrara, 17 novembre 1989).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Sanino), sentenza del 23 aprile 1991, n. 65

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 65 del 23 Aprile 1991 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Ferrara, delibera del 17 Novembre 1989
Giurisprudenza CNF

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