Il COA di Genova formula il seguente quesito: “se gli Avvocati che ricoprono cariche nell’ambito dei Municipi possano usufruire dell’esenzione, anche parziale, dall’espletamento della formazione continua, sia relativamente alle materie ordinarie sia a quelle obbligatorie”.

L’articolo 15 del regolamento CNF n. 6/2014 disciplina – in via tassativa – le cause di esenzione ed esonero dall’assolvimento dell’obbligo formativo, ivi prevedendo al comma 1, per quel che qui rileva, gli avvocati “sospesi dall’esercizio professionale, ai sensi dell’articolo 20, comma 1 della legge professionale, per il periodo del loro mandato” e “i componenti […]

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Il COA di Siena formula quesito in merito alla possibilità di iscrivere nella Sezione speciale degli avvocati stabiliti una cittadina italo-brasiliana iscritta dal maggio del 2023 nell’Ordine degli avvocati di Lisbona in forza degli accordi di reciprocità allora esistenti tra Ordine degli avvocati portoghese e Ordine degli avvocati brasiliano. Precisa il COA richiedente che, in data 3 luglio 2023, il Consiglio generale dell’ordine degli avvocati portoghese (Conselho Geral de Ordem dos Advogados – CGOA) ha interrotto unilateralmente il regime di reciprocità con l’ordine brasiliano, rinviando al comunicato inviato data 4 luglio 2023 agli iscritti.

Occorre premettere che, secondo il consolidato orientamento del Consiglio nazionale forense in sede consultiva, ai fini dell’iscrizione nella Sezione speciale degli avvocati stabiliti è necessario che l’interessato cumuli il requisito della cittadinanza di un paese dell’Unione europea e il possesso di un titolo rilasciato in uno stato dell’Unione (v., con specifico riferimento alla situazione di […]

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Il COA di Ivrea chiede di sapere se sussista incompatibilità con l’esercizio della professione forense per l’iscritto che assuma la carica di consigliere di amministrazione in società a responsabilità limitata composta unicamente da soggetti appartenenti alla medesima famiglia (compreso l’iscritto) con deleghe in ambito amministrativo e senza potere gestorio. Le deleghe riguarderebbero, in particolare: affari bancari, rapporti con le PP. AA., rappresentanza giudiziale della società e rappresentanza contrattuale.

Secondo il consolidato orientamento del CNF – tanto in sede giurisdizionale quanto in sede consultiva “L’avvocato che ricopre il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione o di amministratore delegato o unico di una società commerciale si trova in una situazione di incompatibilità con l’esercizio della professione forense laddove tale carica comporta effettivi poteri di […]

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Favor rei: il nuovo codice deontologico si applica retroattivamente, se più favorevole all’incolpato

La nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore (15 dicembre 2014), se più favorevole per l’incolpato, ai sensi dell’art. 65 L. n. 247/2012 (che ha esteso alle sanzioni disciplinari il canone penalistico del favor rei, in luogo del tempus regit actum applicato in precedenza […]

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Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinare

Le risultanze probatorie acquisite, pur se formate in un procedimento diverso ed anche tra diverse parti, sono utilizzabili da parte del giudice disciplinare, ferma la libertà di valutarne la rilevanza e la concludenza ai fini del decidere, senza che, tuttavia, si possa negare ad esse pregiudizialmente ogni valore probatorio solo perché non “replicate” e “confermate” […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Anche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente , […]

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Reclamo elettorale: inammissibile l’autonoma impugnazione del verbale di ammissione delle candidature

L’art. 28, co. 12, L. n. 247/12, che regola l’impugnazione delle elezioni, prevede espressamente che sono reclamabili avanti al Consiglio Nazionale Forense esclusivamente “i risultati delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine”, nel termine di dieci giorni dalla proclamazione, sicché i provvedimenti della Commissione elettorale, da considerarsi atti meramente interni al procedimento elettorale e […]

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Elezioni forensi: la Commissione elettorale non ha legittimazione passiva

Nei giudizi elettorali la qualità di parte pubblica necessaria (passivamente legittimata) non spetta agli organi straordinari a carattere temporaneo preposti al compimento delle operazioni, destinati a sciogliersi subito dopo la definizione del procedimento, ma compete esclusivamente all’ente interessato, che si appropria del risultato elettorale e sul quale si riverberano gli effetti dell’annullamento o della conferma […]

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Reclamo elettorale: il deposito nei termini non presuppone la previa notifica ai controinteressati

Il reclamo proposto avverso il risultato delle elezioni dei Consigli degli ordini professionali è ammissibile, una volta che sia tempestivamente depositato o presentato presso il Consiglio nazionale entro il termine di dieci giorni dalla proclamazione, pur in difetto di preventiva notifica anche ad uno solo degli eletti, competendo all’organo di giurisdizione domestica destinato a conoscere […]

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Inammissibile il reclamo elettorale presentato direttamente al CNF anziché al COA

Il nuovo ordinamento professionale (artt. 28, 12° comma e 36, 1° comma della L. n. 247/2012) ha confermato la natura giurisdizionale della cognizione del CNF in materia elettorale ma, innovando rispetto al sistema precedente, ha prescritto il necessario deposito del relativo ricorso presso il Consiglio dell’Ordine, secondo quanto disposto dall’art. 59 del r.d. n. 37/1934. […]

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