L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)

Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 cdf) e violazione doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’assistito, a […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della […]

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L’avvocato non deve favorire comportamenti illeciti dei propri assistiti detenuti in carcere

Va sottoposto a procedimento disciplinare (e conseguentemente annullato il provvedimento di archiviazione disposta dal CDD) l’avvocato che agevoli o renda possibile la violazione delle norme dettate dal regolamento di esecuzione dell’ordinamento penitenziario e delle relative disposizioni operative rese dall’amministrazione penitenziaria, specie da parte del proprio assistito in vinculis (Nel caso di specie, durante un colloquio […]

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Impugnazione al CNF dell’archiviazione dell’esposto: individuazione dei legittimati attivi nonché del dies a quo del relativo termine

Avverso il provvedimento di archiviazione del Consiglio distrettuale di disciplina è ammesso ricorso al Consiglio Nazionale Forense da parte del P.M. nonché del Consiglio dell’ordine presso cui l’avvocato è iscritto (dovendo invece escludersi la legittimazione attiva di altri soggetti, tra cui l’esponente nonché lo stesso incolpato prosciolto), da proporsi a pena di inammissibilità entro il […]

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AZIONE DISCIPLINARE – Fatti anteriori all’iscrizione all’albo – Potere disciplinare del Consiglio distrettuale di disciplina – Configurabilità – Fondamento – Fattispecie.

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati per fatti oggetto di procedimento penale, l’azione disciplinare può essere esercitata dal Consiglio distrettuale di disciplina anche qualora tali fatti siano risalenti ad epoca anteriore all’iscrizione dell’avvocato al relativo albo professionale, allorché il loro disvalore ricada anche nel periodo successivo all’iscrizione. (Nella specie, la S.C. ha […]

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PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – Competenza territoriale – Criteri alternativi – Iscrizione nel registro riservato ex art. 58 l. n. 247 del 2012 – Rilevanza – Fattispecie.

In tema di procedimento disciplinare nei confronti degli avvocati, l’art. 51 della l. n. 247 del 2012 stabilisce la competenza disciplinare territoriale alternativa del consiglio distrettuale di disciplina del distretto in cui è iscritto l’avvocato (o il praticante) oppure di quello nel cui territorio è stato compiuto il fatto oggetto di indagine o di giudizio […]

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Giudizio disciplinare e giudizio penale – Sospensione facoltativa del procedimento disciplinare – Presupposto – Indispensabile acquisizione dal processo penale di elementi di prova – Insindacabilità nel giudizio di legittimità.

L’art. 54 l. n. 247 del 2012 (applicabile dal 1° gennaio 2015) disciplina in termini di reciproca autonomia i rapporti tra il procedimento disciplinare nei confronti di avvocati e quello penale avente ad oggetto gli stessi fatti e, per l’effetto, subordina l’operatività della sospensione facoltativa del procedimento disciplinare ai casi in cui risulti indispensabile – […]

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SANZIONI DISCIPLINARI – Applicazione del principio del favor rei in sede d’impugnazione – Individuazione della norma più favorevole – Criteri – Conseguenze – Fattispecie.

In tema di giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati, il giudice dell’impugnazione – una volta individuato, in applicazione del principio del favor rei previsto dall’art. 65, comma 5, della l. n. 247 del 2012, il regime sanzionatorio più favorevole con riguardo alla concreta vicenda disciplinare – non è vincolato, ai fini della determinazione della sanzione […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 cdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto, alle circostanze -soggettive […]

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Istruttoria esperita in sede penale: il principio delle cc.dd. prove atipiche vale anche in sede disciplinare

Le risultanze probatorie acquisite, pur se formate in un procedimento diverso ed anche tra diverse parti, sono utilizzabili da parte del giudice disciplinare, ferma la libertà di valutarne la rilevanza e la concludenza ai fini del decidere, senza che, tuttavia, si possa negare ad esse pregiudizialmente ogni valore probatorio solo perché non “replicate” e “confermate” […]

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