La violazione degli obblighi deontologici a carico dell’avvocato che subentra nella difesa

Vìola i doveri di lealtà e correttezza e di colleganza di cui, rispettivamente, agli artt. 19 e 45 del Nuovo Codice Deontologico l’avvocato che, subentrato ad un collega, omette di informare il collega dell’avvenuta sostituzione, né si attiva in alcun modo affinché fossero saldate le spettanze dello stesso. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. […]

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L’omessa o tardiva fatturazione dei compensi percepiti e l’inadempimento al mandato nonché al connesso dovere di informazione

Vìola gli art. 6, 7, 8, 15, e 40 del Codice Deontologico previgente l’avvocato che non emette il documento fiscale relativo al fondo spese ricevuto dal cliente (o per averlo emesso a distanza di molto tempo dall’incasso) che non esegue con la diligenza e la sollecitudine richiesta l’incarico conferitogli, omettendo inoltre, e nonostante fosse stato […]

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Avvocati stabiliti: vietato l’uso di abbreviazioni equivoche che ingenerino confusione sul titolo professionale posseduto

Vìola il divieto di attività professionale senza titolo o di uso di titoli inesistenti (art. 21 CDF) l’avvocato che utilizza il titolo professionale di Avvocato stabilito mediante l’invio di e-mail in Italia riportante l’abbreviazione “Avv. S.”, senza possedere tale abilitazione per non aver presentato la relativa richiesta e che pubblica in un sito web il […]

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Procedimento disciplinare: la valutazione circa l’esistenza di un legittimo impedimento è un apprezzamento di fatto riservato al giudice della deontologia

La valutazione circa l’esistenza di un legittimo impedimento dell’incolpato a comparire all’udienza è un apprezzamento di fatto riservato al giudice della deontologia, quindi incensurabile in sede di legittimità. Corte di Cassazione (pres. Lombardo, rel. Lamorgese), SS.UU, sentenza n. 24378 del 3 novembre 2020

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Il COA di Grosseto formula quesito in materia di sussistenza dell’incompatibilità, ai fini dell’iscrizione nell’Albo, nel caso in cui l’interessato abbia instaurato un rapporto di lavoro subordinato avente ad oggetto la prestazione – a favore di una associazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa – di attività di consulenza stragiudiziale in ambito giuslavoristico, esclusivamente nell’ambito delle competenze istituzionali del datore di lavoro e limitatamente al rispetto di essa e dei propri associati e iscritti.

L’articolo 18, comma 1, lett. d) della legge n. 247/12 prevede l’incompatibilità della professione di avvocato con “qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di lavoro limitato”. A tale previsione non è possibile derogare – come ribadito negli anni dal Consiglio nazionale forense (cfr. pareri 28/17 e 11/17) – nemmeno in virtù dell’articolo […]

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Vietato registrare una conversazione telefonica con un collega, senza il preventivo consenso o all’insaputa di questi

Viola i doveri di correttezza, lealtà, dignità e decoro di cui all’art. 5 CD previgente (art. 9 CDF) e art. 22 CD previgente (art. 38 CDF), l’avvocato che registra a insaputa di un collega e senza averne comunque acquisito il consenso, le conversazioni intercorse con il medesimo. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Spezia, […]

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Radiazione per l’avvocato che compromette, in modo grave e reiterato, il rapporto di fiducia col cliente

A) vìola i doveri di diligenza (art. 8 CDF 1991), di corretto adempimento del mandato (art. 38 CDF 1997) e di informazione (art. 40 CDF 1997), l’avvocato che omette di presenziare all’udienza di discussione della causa affidatagli, di informare il cliente dell’esito della controversia, suggerendogli poi di non ritirare una notifica a lui inoltrata personalmente, […]

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