I limiti al sindacato delle sentenze CNF ex art. 360, n. 5, c.p.c.

In forza dell’art. 360, n. 5, c.p.c., è oggi deducibile per cassazione esclusivamente l’«omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti». Tale disposizione deve essere interpretata, alla luce dei canoni ermeneutici dettati dall’art. 12 delle preleggi, come riduzione al minimo costituzionale del sindacato sulla motivazione […]

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Il COA di Fermo chiede di sapere se lo svolgimento dell’attività di avvocato di ente pubblico sia compatibile con il contemporaneo svolgimento dell’attività di funzionario responsabile della riscossione, figura introdotta con l’articolo 1, comma 793, della legge n. 160/2019.

Ai sensi dell’articolo 23 della legge n. 247/12, ai fini dell’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati degli enti pubblici è richiesto che all’avvocato sia attribuita – in condizioni di autonomia e indipendenza, e nell’ambito di un ufficio legale stabilmente costituito – la trattazione in via esclusiva e stabile degli affari legali dell’ente. Il contemporaneo svolgimento dell’attività […]

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L’assunzione di incarichi in violazione del dovere di competenza professionale

Vìola l’art. 12 del previgente Codice Deontologico (ora, art. 14) l’avvocato che assuma incarichi senza averne l’adeguata competenza tecnica (come, nella specie, risultante dalla motivazione della sentenza conclusiva del giudizio dal medesimo instaurato). Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Benini, rel. Atti), decisione n. 63 del 3 ottobre 2019 Sanzione: SOSPENSIONE DI DUE MESI

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La violazione dell’accordo sui compensi è deontologicamente rilevante

Vìola l’art. 9 (doveri di probità, dignità, decoro e indipendenza) del Codice Deontologico l’avvocato che chiede al cliente, a titolo di compenso per l’attività professionale relativa alla instaurazione di un giudizio civile, una somma superiore a quella convenuta nel preventivo. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Benini, rel. Atti), decisione n. 63 del 3 […]

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L’accaparramento di clientela per il tramite di agenzie o procacciatori d’affari

E’ deontologicamente rilevante (art. 37 cdf) il comportamento dell’avvocato che assuma pratiche per il tramite di un procacciatore d’affari, così ponendo in essere un’ipotesi di non consentito accaparramento della clientela Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Benini, rel. Atti), decisione n. 63 del 3 ottobre 2019 Sanzione: SOSPENSIONE DI DUE MESI

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L’assunzione di incarichi incompatibili con l’esercizio della professione forense

Vìola gli artt. 5, 6, 10 e 16 del Codice Deontologico previgente l’avvocato che acquisisce incarichi incompatibili con l’esercizio della professione forense ricoprendo le vesti di amministratore di diritto e di fatto di società di capitali e si prodiga inoltre nella gestione dell’attività imprenditoriale, per la quale, in violazione delle norme di lealtà, dignità e […]

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I limiti al sindacato della Cassazione sull’apprezzamento deontologico di un fatto operato dal Giudice disciplinare

Nei procedimenti disciplinari a carico di avvocati, l’apprezzamento della gravità del fatto e della condotta addebitata all’incolpato, rilevante ai fini della scelta della sanzione opportuna, ai sensi dell’art. 22 del codice deontologico forense, è rimesso all’Ordine professionale, ed il controllo di legittimità sull’applicazione di tale norma non consente alla Corte di cassazione di sostituirsi al […]

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I limiti al sindacato delle sentenze CNF ex art. 360, n. 5, c.p.c.

In forza dell’art. 360, n. 5, c.p.c., è oggi deducibile per cassazione esclusivamente l’«omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti». Tale disposizione deve essere interpretata, alla luce dei canoni ermeneutici dettati dall’art. 12 delle preleggi, come riduzione al minimo costituzionale del sindacato sulla motivazione […]

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