Illecita assunzione di incarichi contro un ex cliente: irrilevante la prova dell’incarico, bastando quella di aver svolto l’attività professionale

Ai fini della configurabilità dell’illecito di assunzione di incarichi contro una parte già assistita (nella specie, trattavasi del divieto di assistere un coniuge o convivente contro l’altro, dopo averli assistiti entrambi in controversie familiari ex art. 68 cdf), non importa stabilire se sussista o meno la prova del conferimento formale del mandato o dell’assolvimento di […]

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Vietato assistere un coniuge o convivente contro l’altro, dopo averli assistiti entrambi in controversie familiari

L’art. 68 cdf (già art. 51 codice previgente) vieta al professionista, che abbia congiuntamente assistito i coniugi o i conviventi more uxorio in controversie familiari, di assumere successivamente il mandato per la rappresentanza di uno di essi contro l’altro. Tale previsione costituisce una forma di tutela anticipata al mero pericolo derivante anche dalla sola teorica […]

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I limiti del sindacato di legittimità sulle sentenze del CNF

Le sentenze del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite Corte di Cassazione, ai sensi del R.D.L. n. 1578 del 1933, art. 56, comma 3, soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, nonchè, ai sensi dell’art. 111 Cost., per vizio di motivazione, con la conseguenza che, salva […]

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Trasferimento delle funzioni disciplinari dai COA ai CDD: ai fini della potestas judicandi rileva il momento della deliberazione (e non della successiva pubblicazione) della decisione disciplinare

Per la individuazione della disciplina transitoria applicabile ai fini dell’esercizio del potere disciplinare, deve tenersi conto non già della data di deposito da parte del COA della decisione adottata a conclusione del procedimento (nella specie, successivamente al trasferimento delle funzioni disciplinari ai CDD), bensì della data di sua adozione. Ne consegue che anche un giudice […]

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Decisione disciplinare: necessaria (e sufficiente) la firma del Presidente e del Segretario in carica al momento della delibera (e non del successivo deposito)

Le decisioni disciplinari devono essere sottoscritte dal presidente e dal segretario che hanno partecipato alla seduta di deliberazione, la cui data risulta nel corpo della decisione, a nulla rilevando l’eventuale cambiamento della composizione del consiglio medesimo al momento della pubblicazione della decisione stessa. Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. Iofrida), SS.UU, sentenza n. 22728 del […]

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La natura del procedimento disciplinare celebrato dinanzi ai CDD e al CNF

Le funzioni esercitate in materia disciplinare dai Consigli territoriali, e il relativo procedimento, hanno natura amministrativa (giustiziale), caratterizzata da elementi di terzietà valorizzati sia dal peculiare sistema elettorale, sia dalle specifiche garanzie d’incompatibilità, astensione e ricusazione (art. 3 reg. elett.; art. 6-9 reg. disc.). Il Consiglio nazionale forense, invece, allorché pronuncia in materia disciplinare, è […]

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