Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Dovere di lealtà e correttezza – Falsa testimonianza – Rapporti con i colleghi – Omessa corrispondenza con collega – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che sia stato imputato per il delitto di falsa testimonianza e abbia omesso di evadere le richieste di informativa del collega inerenti la pratica affidatagli e la restituzione di titoli e documenti commette una violazione deontologica sanzionabile disciplinarmente (nella specie il Consiglio nazionale forense, valutando globalmente la condotta dell’incolpato, considerando che assume accentuata rilevanza […]

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Tenuta Albi – Iscrizione nell’Albo dei procuratori legali – Carenza di interesse contro il rifiuto alla iscrizione nel Registro dei praticanti procuratori.

L’avvenuta iscrizione del ricorrente nell’Albo dei procuratori legali fa venir meno l’interesse del ricorrente alla decisione del ricorso relativo al rifiuto del Consiglio dell’Ordine di iscriverlo nel registro dei praticanti procuratori. (Cessata materia del contendere) Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Sanino), sentenza del 18 marzo 1993, n. 41

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Procedimento disciplinare – Ricorso al Consiglio nazionale forense – Legittimazione attiva.

Ai sensi dell’art. 50 R.D.L. 25 novembre 1933, n. 1578 i ricorsi al Consiglio nazionale forense avverso i provvedimenti disciplinari possono essere proposti solo dal P.M. presso la Corte d’Appello o dal professionista nei cui confronti sia stata irrogata una sanzione disciplinare, e non già dal privato che abbia presentato un esposto al Consiglio dell’Ordine. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi e con i magistrati – Sottrazione del fascicolo di ufficio – Illecito deontologico.

L’avvocato che preleva il fascicolo di causa, all’insaputa del collega e del magistrato, causando agli stessi comprensibili disagi e lunghe attese, lede i rapporti di colleganza che devono invece essere improntati al rispetto reciproco. Sanzione adeguata nella specie risulta l’avvertimento. (Respinge ricorso contro decisione Consiglio Ordine Forlì, 9 ottobre 1991). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Omessa esecuzione di incarico professionale – Indebito trattenimento di somme percepite dalla parte assistita – Emissione di assegni in difetto di provvista – Illecito deontologico – Sospensione.

L’avvocato che, nominato difensore d’ufficio in un giudizio penale, non si presenta all’udienza fissata per il dibattimento senza comunicare il proprio impedimento; che trattiene indebitamente somme recuperate nell’interesse del cliente e che emette assegni privi della relativa provvista, tiene un comportamento palesemente contrario ai principi deontologici e tale da giustificare l’applicazione della sanzione della sospensione […]

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Procedimento disciplinare – Sospensione cautelare – Discrezionalità – Obbligo di motivazione – Limiti.

La facoltà di disporre la sospensione cautelare costituisce un potere discrezionale esclusivo del Consiglio dell’Ordine ed è sottratta pertanto a qualsiasi sindacato. L’obbligo di motivazione del provvedimento è limitato al dovere di evidenziare i riflessi negativi della pendenza di un processo penale, per la gravità della contestazione e per ogni altra circostanza, sulla persona dell’incriminato […]

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Tenuta degli Albi – Iscrizione – Condotta specchiatissima ed illibata – Verificabilità dell’atto del trasferimento.

I Consigli dell’Ordine debbono verificare, anche in sede di iscrizione per trasferimento la sussistenza del requisito della condotta specchiatissima ed illibata e pertanto possono rifiutare l’iscrizione qualora siano rilevabili elementi idonei ad escludere che il richiedente possa vantare il detto requisito. (Rigetto del ricorso) Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Sanino), sentenza del 18 […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Dovere di lealtà – Prosecuzione e conclusione del giudizio nonostante l’intervenuta comunicazione con il collega di controparte di abbandonare il giudizio per intervenuto accordo – Illecito deontologico.

Commette infrazione disciplinare, punibile con la sanzione della censura, l’avvocato che, nonostante la comunicazione intervenuta con l’avvocato della controparte con cui si dava atto delle istruzioni impartite dai rispettivi clienti di voler abbandonare la causa ai sensi dell’art. 309 c.p.c., prosegua nel giudizio fino alla sentenza definitiva senza avvertire il collega. (Respinge ricorso contro decisione […]

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Ordinamento professionale – Presidente – Poteri anche informali.

La rappresentanza dell’Ordine forense consente al Presidente, fra l’altro, anche il potere di sorveglianza nel più ampio senso, affinché l’iscritto si mantenga nei limiti del decoro, dignità e discrezione espressamente richiamati dalla legge forense. (Inammissibilità del ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Bonazzi), sentenza del 18 marzo 1993, n. 34

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Deontologia forense – Rapporti con i colleghi – Dovere di informazione dell’avvocato avversario dell’incontro con la controparte – Revoca del mandato – Dovere di informazione – Sussiste.

È obbligo dell’avvocato di non incontrarsi con la controparte, se non dopo averne informato il collega che l’assiste e averne ricevuto il consenso. Tale obbligo è strettamente personale e non può essere mediato da assicurazioni date dalle controparti o da chiunque altro. L’avvocato ha il dovere di comunicare direttamente con il collega anche nel caso […]

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