Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Registro dei praticanti procuratori – Reclamo avverso le deliberazioni del consiglio dell’ordine relative al controllo sulla pratica forense – Inammissibilità.

L’art. 10 del r.d. n. 37/1934 non prevede la possibilità di reclamo avverso le deliberazioni relative al controllo sul regolare svolgimento della pratica nel corso del biennio. (Dichiara inammissibile ricorso avverso decisione del C.d.O. di Trento del 14 marzo 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Ruggerini), sentenza del 7 aprile 1995, n. 45

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Richiesta di reiscrizione in seguito a radiazione dall’albo – Avvenuta riabilitazione in sede penale – Influenza – Non sussiste.

L’avvenuta riabilitazione dell’avvocato in sede penale non comporta un’automatica possibilità di reiscrizione all’albo, per la quale deve essere compiuta una autonoma valutazione della gravità, della natura e del numero degli illeciti e della complessiva durata della condotta illecita, al fine di verificare se la reiscrizione non comporti comunque conseguenze negative per la stima e la […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Requisiti – Cancellazione d’ufficio dall’albo – Convocazione preventiva dell’interessato – Necessità.

La cancellazione, anche d’ufficio, dall’albo da parte del consiglio dell’ordine non può essere pronunciata se non dopo aver convocato l’interessato e sentito le sue giustificazioni. (Accoglie ricorso avverso decisione del C.d.O. di Ariano Irpino dell’8 marzo 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Guidi), sentenza del 28 marzo 1995, n. 43

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Comunicazione di notizie false – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che comunichi consapevolmente notizie false ai propri assistiti pone in essere un comportamento in aperta violazione dei principi di diligenza, dignità e decoro. (Nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione per due mesi dall’esercizio della professione). (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Firenze del 19 maggio 1993). Consiglio Nazionale […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Ritenzione di somme di spettanza del cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che avendo ricevuto dal cliente determinate somme per effettuare un pagamento in nome e per conto del cliente non effettui il versamento ma le trattenga indebitamente, tiene un comportamento gravemente lesivo sia della propria dignità, sia del rapporto fiduciario tra cliente e professionista, sia del prestigio dell’intera classe forense. (Nella specie è stata ritenuta […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento innanzi al Consiglio nazionale forense – Terzo interessato – Legittimazione – Non sussiste.

A norma dell’art. 50 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578 la legittimazione a ricorrere al Consiglio nazionale forense avverso le decisioni dei consigli dell’ordine (e quindi anche avverso i provvedimenti di archiviazione) spetta soltanto al professionista iscritto ed al pubblico ministero, ricorrendone l’interesse; non è riconosciuto all’ordinamento facoltà di impugnativa a favore di terzi, […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Rinuncia al ricorso – Cessata materia del contendere – Non luogo a procedere.

La revoca del provvedimento di sospensione cautelare da parte del consiglio dell’ordine e il deposito dell’atto di rinuncia al ricorso dinanzi al Consiglio nazionale forense determina la pronuncia di un non luogo a procedere per cessata materia del contendere. (Dichiara cessata la materia del contendere per rinunzia del ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Panuccio, […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Espressioni offensive nei confronti di un collega – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che usi nei confronti di un collega espressioni volgari e offensive viola con il proprio comportamento la propria dignità di professionista e quella dell’intera classe forense. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Ravenna del 23 novembre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Mazzarolli), sentenza del 20 marzo 1995, n. 38

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Attività fraudolenta – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che strumentalizza in modo sistematico e preordinato il proprio ruolo per attività fraudolente contro il patrimonio compromette non solo il proprio prestigio, ma l’immagine e il prestigio di tutta l’avvocatura. (Nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della radiazione dagli albi professionali). (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. di Roma del 22 luglio […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Protesto di assegni – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che lasci protestare titoli, specie se rappresentati da assegni di conto corrente, compie un illecito deontologico di particolare gravità, rispetto al quale la sanzione adeguata è quella della sospensione dall’esercizio professionale. (Nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione per due mesi dall’esercizio della professione). (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. […]

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