I due principi cardine che regolano i rapporti tra avvocato e cliente/parte assistita in tema di compenso professionale

Il complesso delle norme deontologiche che regolano i rapporti tra avvocato e cliente/parte assistita in tema di compenso ruota su due principi cardine: a) rispetto, sempre e comunque, nella determinazione convenzionale del compenso dei canoni di lealtà, probità e correttezza (art. 6 CDF previgente e, ora, art. 9 nuovo CDF); b) conformità del compenso liberamente […]

Read More &#8594

L’eventuale liceità civilistica dell’accordo sul compenso professionale non ne impedisce la sindacabilità in sede disciplinare

L’eventuale liceità civilistica dell’accordo sul compenso professionale non impedisce la sindacabilità in sede disciplinare dell’accordo stesso, sotto il profilo dell’adeguatezza e della proporzionalità in relazione all’attività svolta, tali criteri costituendo vincolo comportamentale essenziale per l’avvocato in base ai fondamentali doveri di probità e correttezza, a difesa del cliente e della dignità e decoro della professione. […]

Read More &#8594

Disciplinare avvocati – Uso, in un atto processuale, di espressioni offensive nei confronti di un magistrato – Violazione concorrente degli artt. 52 e 53 del codice deontologico forense – Ammissibilità – Fondamento.

In tema di giudizio disciplinare nei confronti di un avvocato, deve escludersi un rapporto di specialità, ex art. 15 c.p., tra l’art. 52 e l’art. 53 del codice deontologico forense, i quali invece si applicano in concorso nel caso in cui l’avvocato usi negli scritti difensivi delle espressioni sconvenienti ed offensive nei confronti di un […]

Read More &#8594

Il patto di quota lite non può derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati

La proporzione e la ragionevolezza nella pattuizione del compenso rimangono l’essenza comportamentale richiesta all’avvocato, indipendentemente dalle modalità di determinazione del corrispettivo a lui spettante, sicché l’eventuale patto di quota lite non può comunque derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Stoppani, rel. Di Campli), sentenza n. 206 del […]

Read More &#8594

Patto di quota lite: consentito legare il compenso al valore della controversia o all’esito previsto, ma non al risultato

Ai sensi dell’art. 13 L. n. 247/2012, “sono vietati i patti con i quali l’avvocato percepisca come compenso in tutto o in parte una quota del bene oggetto della prestazione o della ragione litigiosa”, mentre è valida la pattuizione con cui si determini il compenso “a percentuale sul valore dell’affare o su quanto si prevede […]

Read More &#8594

La rilevanza deontologica di un contratto non è esclusa dalla nullità civilistica dello stesso

L’eventuale nullità civilistica del patto di quota lite (nella specie, per mancanza della forma scritta prevista ad substantiam dal terzo comma dell’art. 2233 c.c.) non rileva in sede disciplinare, ove oggetto di valutazione è il comportamento del professionista, al fine di valutarne la correttezza dal punto di vista deontologico e non l’efficacia e/o opponibilità dell’accordo. […]

Read More &#8594

La transazione col cliente, così come la rinuncia all’esposto e la remissione della querela non determinano l’estinzione del procedimento disciplinare

L’azione disciplinare non rientra nella disponibilità delle parti, sicché la rinuncia all’esposto ovvero la remissione della querela per i fatti oggetto di procedimento disciplinare, così come l’eventuale dichiarazione degli interessati di essere pervenuti ad una risoluzione bonaria della controversia non implica l’estinzione del procedimento, giacché l’azione disciplinare è officiosa e non negoziabile, in quanto volta […]

Read More &#8594

Ricusazione dei componenti del Consiglio distrettuale di disciplina – Delibera di rigetto – Impugnazione innanzi al CNF – Decisione – Ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost. – Esclusione – Fondamento.

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, anche dopo la previsione di cui all’art. 8, comma 1, del Regolamento CNF n. 2 del 2014, che consente l’impugnabilità dinanzi al Consiglio Nazionale Forense dell’ordinanza che decide sulla ricusazione di un membro del Consiglio distrettuale di disciplina, quale ulteriore strumento di garanzia del soggetto sottoposto […]

Read More &#8594

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Anche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente , […]

Read More &#8594