L’avvocato deve agire con diligenza, probità e decoro, specialmente nella gestione di compensi e nell’adempimento degli incarichi professionali ricevuti; ciò non di meno, ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare occorre la prova effettiva e documentata del conferimento del mandato e dell’avvenuta ricezione di compensi (nel caso di specie, l’incolpata era stata accusata di non aver avviato una causa per risarcimento e di aver trattenuto senza titolo 650 euro per una perizia medica mai svolta e di non aver restituito la documentazione clinica; a fronte di tali contestazioni, l’esponente aveva allegato copie di bonifici intestati erroneamente ad altra persona e comunicazioni pec senza ricevuta di consegna).
Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Di Rienzo, rel. Pellegrino), decisione n. 11 del 15 febbraio 2024
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