La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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L’appropriazione indebita di somme spettanti a persone prive in tutto od in parte di autonomia

Costituisce gravissimo illecito (anche) disciplinare il comportamento dell’avvocato che, nella sua qualità di amministratore di sostegno o tutore del beneficiario o dell’interdetto, prelevi indebitamente dal conto corrente di questi ingenti somme, ingiustificate e comunque non autorizzate dal Giudice tutelare, quand’anche a preteso titolo di rimborso spese. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Secchi Tarugi), […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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La sentenza penale di prescrizione del reato non impone il proscioglimento dell’incolpato in sede disciplinare

La sentenza penale di condanna divenuta definitiva, ex art. 653 c.p.p., ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all’affermazione che l’imputato lo ha commesso (pur restando di competenza del giudice disciplinare verificare se il comportamento accertato sia deontologicamente sanzionabile). Priva di corrispondenti effetti è, […]

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La rilevanza in sede disciplinare della sentenza penale non definitiva di condanna

La sentenza penale di condanna non definitiva, ancorché non abbia efficacia di giudicato quanto alla sussistenza del fatto ed alla sua attribuibilità all’incolpato, costituisce comunque un elemento di valutazione molto utile ai fini del giudizio disciplinare, anche alla luce delle risultanze probatorie ivi acquisite, le quali sono utilizzabili da parte del giudice disciplinare, ferma la […]

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I presupposti del segreto e riserbo professionale

Il professionista è tenuto a mantenere il segreto ed il massimo riserbo sull’attività prestata e su tutte le informazioni che gli siano fornite dal cliente e dalla parte assistita, nonché su quelle delle quali sia venuto a conoscenza in dipendenza del mandato (artt. 13 e 28 cdf). Elementi del relativo illecito disciplinare sono quindi, da […]

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Divieto del patto di quota lite – Fondamento – Pattuizione consentita ex art. 13, comma 3, l. n. 247 del 2012 – Differenze.

Il divieto del patto di quota lite di cui all’art. 13, comma 4, della l. n. 247 del 2012, si fonda sull’esigenza di evitare la commistione di interessi tra il cliente e l’avvocato, che si avrebbe qualora il compenso fosse collegato, in tutto o in parte, al risultato della controversia, ciò che non ricorre, invece, […]

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Conflitto di interessi anche solo potenziale: l’illecito di pericolo non presuppone la produzione di un danno

L’art. 24 cdf mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte. Facendo riferimento alle categorie del diritto penale, l’illecito contestato all’avvocato è un illecito di pericolo e non […]

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Sospensione cautelare ex art. 60 l. n. 247 del 2012 – Misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio della professione – Complessivo superamento del limite annuale – Ammissibilità – Fondamento.

In tema di giudizio disciplinare degli avvocati, ai fini del rispetto del limite annuale di durata massima della sospensione cautelare dall’esercizio della professione, di cui all’art. 60 della l. n. 247 del 2012, non può tenersi conto di quella eventualmente irrogata in sede penale sotto forma di misura cautelare interdittiva, dal momento che i due […]

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