Vietato agevolare l’altrui esercizio abusivo della professione forense

Costituisce illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che agevoli o, in qualsiasi altro modo diretto o indiretto, renda possibile a soggetti non abilitati o sospesi l’esercizio abusivo dell’attività di avvocato o consenta che tali soggetti ne possano ricavare benefici economici, anche se limitatamente al periodo di eventuale sospensione dell’esercizio dell’attività (art. 36 co. 2 cdf). Consiglio […]

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L’agevolazione ed esercizio abusivo della professione forense sono illeciti permanenti

Ai fini dell’individuazione del dies a quo prescrizionale, l’illecito disciplinare consistente nell’agevolare l’esercizio abusivo della professione da parte di soggetto non abilitato (art. 36 cdf) è qualificabile come permanente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Galletti), sentenza n. 429 del 23 novembre 2024 NOTA:In senso conforme, Corte di Cassazione, SS.UU, sentenza n. 23364 del […]

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All’avvocato sospeso è inibito anche l’esercizio di attività professionale stragiudiziale

Nel periodo di sospensione dalla professione, l’avvocato deve astenersi dal compiere, oltre agli atti strettamente giudiziali, anche tutti quelli da qualificarsi comunque come riservati alla categoria forense, ivi compresi quelli di assistenza non occasionale ma continuativa al fine della tutela di un diritto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Feliziani), sentenza n. 426 del […]

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INDEBITO UTILIZZO DEL TITOLO DI AVVOCATO – RILEVANZA ART. 36 CDF

Configura l’illecito di cui agli artt. 9 e 36 CDF l’utilizzo del titolo di avvocato senza averne conseguito l’abilitazione in quanto contravviene ai doveri di probità e decoro, compromettendo il prestigio della professione.(Nel caso di specie, l’incolpato aveva proposto appello avverso una sentenza del Tribunale nonostante non fosse abilitato per tale funzione; il CDD ha […]

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Esercizio della professione in periodo di sospensione: l’illecito presuppone la consapevolezza (effettiva o presunta ex lege) del provvedimento inibitorio

La violazione dell’art. 36 cdf (Divieto di attività professionale senza titolo e di uso di titoli inesistenti) presuppone la conoscenza effettiva o quantomeno presunta ex lege del provvedimento di sospensione, sicché deve mandarsi assolto l’avvocato sospeso che abbia esercitato la professione prima di aver avuto notizia del provvedimento inibitorio. Infatti, ancorché per integrare un illecito […]

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Illecito fregiarsi del titolo di Avvocato cassazionista senza essere iscritto nell’albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori

La condotta dell’Avvocato che utilizzi, nella carta intestata del proprio studio, il titolo di Avvocato Cassazionista pur non avendo mai effettivamente conseguito detto titolo, integra gli estremi della violazione prevista e sanzionata dall’art. 36 cdf, a nulla rilevando che lo stesso presenti tutti i requisiti formali e sostanziali per aver diritto al detto titolo di […]

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L’esercizio della professione in periodo di sospensione

Pone in essere un comportamento deontologicamente riprovevole, in quanto contrario alla disposizione specifica contenuta nell’art. 36 co. 1 cdf, l’avvocato che eserciti attività professionale in periodo di sospensione, amministrativa o disciplinare, a nulla rilevando in contrario l’asserita buona fede dell’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano), sentenza n. 280 del 28 giugno 2024

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L’esercizio della professione in periodo di sospensione spacciandosi per un (ignaro) Collega

Costituisce (anche) grave illecito disciplinare, perché lede i principi di dignità, probità e decoro (art. 9 cdf) con conseguente pregiudizio per l’immagine e la dignità dell’intero ceto forense, il comportamento dell’avvocato che, in periodo di sospensione, eserciti la professione forense spendendo indebitamente il nome e il titolo di un ignaro collega, ovvero spacciandosi per questi […]

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L’esercizio della professione in periodo di sospensione

Pone in essere un comportamento deontologicamente riprovevole, in quanto contrario alla disposizione specifica contenuta nell’art. 36 co. 1 cdf, l’avvocato che eserciti attività professionale in periodo di sospensione, amministrativa o disciplinare, a nulla rilevando in contrario l’asserita buona fede dell’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Feliziani), sentenza n. 262 del 14 giugno 2024

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