Nell’ambito del procedimento disciplinare forense, il movente dell’incolpato non può costituire elemento che consenta di superare le discrasie di un quadro probatorio di per sé imprecisa e/o non convincente. Infatti, la causale intanto può fungere da fatto catalizzatore e rafforzativo della valenza degli indizi posti a fondamento di un giudizio di responsabilità, in quanto essi, all’esito dell’apprezzamento analitico e nel quadro di una valutazione globale di insieme, si presentino, anche in virtù della chiave di lettura offerta dal movente, chiari, precisi e convergenti per la loro univoca significazione
Corte di Cassazione (pres. Tirelli, rel. Tria), SS.UU, sentenza n. 17534 del 4 luglio 2018
Classificazione
- Decisione: Corte di Cassazione, sentenza n. 17534 del 04 Luglio 2018 (accoglie)- Decisione correlata: Consiglio Nazionale Forense n. 159 del 06 Novembre 2017
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