Il rinvio dell’udienza disciplinare per legittimo impedimento: il concomitante impegno professionale

Nel giudizio disciplinare dinanzi al Consiglio Nazionale Forense, l’incolpato ha diritto ad ottenere il rinvio dell’udienza in presenza di una situazione di legittimo impedimento a comparire ai sensi dell’art. 420-ter c.p.p., tale dovendosi, però, considerare solo un impedimento assoluto a comparire e non una qualsiasi situazione di difficoltà. Pertanto, l’avvocato (o il suo difensore) impedito a comparire alla seduta disciplinare non ha diritto al rinvio della seduta stessa, né alla rimessione in termini da parte del Consiglio nazionale forense, qualora non provi di aver tempestivamente comunicato l’impedimento o di esservi stato impossibilitato per un caso di forza maggiore (Nel caso di specie trattavasi di concomitante impegno professionale).

Corte di Cassazione (pres. Cassano, rel. Esposito), SS.UU, sentenza n. 35462 del 19 novembre 2021

abc, Giurisprudenza Cassazione

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