Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la decorrenza del termine prescrizionale ha inizio dalla data della cessazione della condotta (Nel caso di specie, trattavasi di violazione dell’obbligo di informativa al cliente, perdurata fino all’esito del giudizio, che è stato individuato come dies a quo).
Corte di Cassazione (pres. Vivaldi, rel. Virgilio), SS.UU, sentenza n. 12636 del 13 maggio 2019
Classificazione
- Decisione: Corte di Cassazione, sentenza n. 12636 del 13 Maggio 2019 (respinge)- Decisione correlata: Consiglio Nazionale Forense n. 152 del 06 Novembre 2017
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