Dosimetria della sanzione: le “circostanze aggravanti” dell’illecito deontologico non presuppongono una specifica contestazione all’incolpato

I criteri di commisurazione della sanzione di cui all’art. 21 cdf non attengono né all’an né al quomodo della condotta illecita, ma piuttosto alla valutazione della sua gravità, sicché non costituiscono elementi essenziali della fattispecie sanzionatrice, né integrano circostanze attenuanti e aggravanti in senso tecnico, ossia elementi accidentali dell’illecito, di talché sono di norma sottratti all’onere, per il titolare del potere sanzionatorio, di previa e specifica contestazione.

Corte di Cassazione (pres. Spirito, rel. Garri), SS.UU., sentenza n. 25440 del 29 agosto 2023

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Cass. n. 7530/2020, Cass. n. 1609/2020, Cass. n. 11933/2019, CNF n. 27/2022, CNF n. 29/2021, CNF n. 19/2021.

abc, Giurisprudenza Cassazione

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