Avvocati dipendenti pubblici: le caratteristiche dell’ufficio legale dell’ente

La legge 31/12/2012, n. 247, pur dettando agli artt. 19, co. 3 (Eccezioni alle norme sulla incompatibilità) e 23 (Avvocati degli enti pubblici) una disciplina più dettagliata in ordine agli Avvocati dipendenti di enti pubblici, sostanzialmente nulla ha mutato rispetto al quadro normativo precedente (art. 3 RDL n. 1578/ 1933), secondo cui l’ufficio legale dell’ente […]

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L’anzianità di iscrizione nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati Stabiliti non è cumulabile all’anzianità di iscrizione nell’Albo ordinario

L’anzianità di iscrizione nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati Stabiliti non è cumulabile all’anzianità di iscrizione nell’Albo ordinario, in quanto le due iscrizioni corrispondono a due diverse forme di esercizio della professione non sovrapponibili e giammai cumulabili, che avvengono per di più sulla base di titoli diversi (il titolo straniero per lo stabilito, il titolo […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la rilevanza e la conferenza delle prove dedotte, sicché -conformemente al suddetto principio del libero convincimento del Giudice- deve ritenersi legittimo il comportamento del Consiglio locale che abbia basato la propria decisione sui riferimenti dei redattori dell’esposto che ebbe a dare origine al procedimento, specie […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale

La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza […]

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La contestazione dell’addebito disciplinare non deve necessariamente indicare le norme deontologiche violate

La contestazione disciplinare nei confronti di un avvocato, che sia adeguatamente specifica quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati, non richiede nè la precisazione delle fonti di prova da utilizzare nel procedimento disciplinare, nè la individuazione delle precise norme deontologiche che si assumono violate, dato che la predeterminazione e la certezza dell’incolpazione può ricollegarsi a concetti diffusi […]

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Violazione del dovere di formazione e individuazione della sanzione (non tipizzata)

Per la violazione del dovere di aggiornamento professionale e di formazione continua (art. 15 ncdf, già art. 13 cdf prev.) non è tipizzata una sanzione, la quale deve pertanto essere adeguata e proporzionata alla violazione deontologica commessa, tenendo presenti le peculiarità della fattispecie in esame e il comportamento complessivo dell’incolpato (Nel caso di specie l’incolpato […]

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L’obbligo di formazione continua è posto a tutela della collettività

L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori di specializzazione e a quelli di attività prevalente. In particolare, il dovere di competenza di cui all’art. 12 cdf (ora, 14 ncdf) -che costituisce il presupposto dell’obbligo di aggiornamento professionale previsto dall’art. 13 cdf (ora, 15 ncdf)- ha […]

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Dovere di aggiornamento professionale e di formazione continua

L’avvocato deve curare costantemente la preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori di specializzazione e a quelli di attività prevalente (Nel caso di specie, il professionista veniva sottoposto a procedimento disciplinare per non aver maturato un numero sufficiente di crediti formativi. In applicazione del principio di cui in massima, il […]

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Il dovere di competenza e quello di aggiornamento professionale sono strettamente connessi tra loro

Il dovere di competenza (art. 14 ncdf, già art. 12 cdf prev.) e quello di aggiornamento professionale (art. 15 ncdf, già art. 13 cdf prev.) sono strettamente connessi, giacché entrambi hanno la finalità di garantire la qualità della prestazione dell’Avvocato: infatti, il primo costituisce la premessa per l’osservanza del dovere di diligenza e consiste nel […]

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Caratteristiche e funzioni della sospensione cautelare

La sospensione cautelare ex art. 43, comma 3°, R.D.L. n. 1578/1933 (ratione temporis applicabile, v. ora l’art. 60 L. n. 247/2012) non ha natura di sanzione, costituendo piuttosto un provvedimento amministrativo a carattere provvisorio, avente natura propriamente discrezionale, svincolato dal procedimento disciplinare (di cui non presuppone la apertura), la cui ratio va individuata nell’esigenza di […]

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