Il diniego di accesso agli atti non è impugnabile al CNF (ma, semmai, al TAR)

Il ricorso proposto avverso una deliberazione con cui il COA territoriale denega l’accesso agli atti di un procedimento disciplinare all’autore dell’esposto da cui il procedimento origina, non rientra tra gli atti per i quali è prevista l’impugnativa davanti al C.N.F. e sfugge, pertanto, alla competenza di quest’ultimo, stante il carattere tassativo degli atti impugnabili avanti […]

Read More &#8594

La minaccia di azioni (sproporzionate e vessatorie) alla controparte

L’art. 48 del codice deontologico (ora, 65) ha come ratio quella di contemperare le esigenze di difesa dell’assistito con il necessario rispetto della libertà di determinazione della controparte. Infatti, sebbene possa il difensore intimare alla controparte di adempiere sotto comminatoria di sanzioni, istanze o denunce, tale condotta non può assumere il carattere di minaccia di […]

Read More &#8594

La mancata comunicazione di avvio del procedimento disciplinare

La mancata tempestiva comunicazione al controinteressato della presentazione di un esposto a suo carico e della conseguente apertura di una istruttoria preliminare disciplinare non è di per sè causa di invalidità del procedimento stesso, non comportando lesione sostanziale del diritto di difesa, giacché l’art. 45 del R.D.L. n. 1578/33 pone sostanzialmente due condizioni per l’irrogazione […]

Read More &#8594

Il divieto di cancellazione (in via amministrativa) in pendenza di procedimento penale o disciplinare

Il divieto di cancellazione dall’albo quando sia in corso un procedimento penale o disciplinare (art. 37 RDL 1578/1933) riguarda la sola cancellazione per ragioni amministrative e non pure quella comminata, secondo la vecchia legge professionale, per ragioni disciplinari (Nel caso di specie, l’avvocato aveva eccepito l’illegittimità della sanzione perché comminatagli in pendenza di procedimento penale, […]

Read More &#8594

L’esercizio di attività professionale in periodo di sospensione disciplinare

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che eserciti attività professionale nel periodo di sospensione disciplinare (Nel caso di specie, l’avvocato aveva patrocinato in un’udienza civile nonostante fosse sospeso dall’esercizio dalla professione in via cautelare e a tempo indeterminato. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione […]

Read More &#8594

La rilevanza deontologica di un comportamento prescinde dalla sua eventuale liceità civile o penale

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, l’illiceità dei comportamenti deve essere valutata solo in relazione alla loro idoneità a ledere la dignità e il decoro professionale, a nulla rilevando che i suddetti comportamenti non siano configurabili anche come illeciti civili e o penali; la relativa valutazione è apprezzamento proprio del giudice disciplinare […]

Read More &#8594

Le espressioni sconvenienti od offensive nei confronti del giudice

Nell’ambito della propria attività difensiva, l’avvocato non deve mai giungere ad atteggiamenti o comportamenti sconvenienti e violativi del Codice deontologico, che impone al professionista di mantenere con il giudice un rapporto improntato alla dignità e al rispetto sia della persona del giudicante, sia del suo operato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Salazar), sentenza […]

Read More &#8594

La valutazione del requisito della condotta irreprensibile

La valutazione del requisito della condotta irreprensibile (già “specchiatissima ed illibata”) deve essere operata caso per caso, soprattutto alla luce della idoneità a svolgere sotto il profilo morale la professione che si intende esercitare (Nel caso di specie, il CNF ha escluso la sussistenza del requisito de quo in capo ad un soggetto sottoposto a procedimento […]

Read More &#8594

La pretesa “letterarietà” dell’espressione sconveniente o offensiva non ne scrimina la rilevanza deontologica

La circostanza che l’espressione offensiva o sconveniente sia stata ricavata da un testo letterario è del tutto irrilevante e non vale ad escludere la rilevanza deontologica della stessa (Nel caso di specie, l’incolpato aveva inviato una lettera personale al giudice della causa, definendolo “pinche tiranito”). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Salazar), sentenza del […]

Read More &#8594