Il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare

Il procedimento disciplinare ha natura accusatoria, sicché grava sull’organo inquirente l’onere della prova dell’illecito comportamento addebitato all’incolpato, il quale è pertanto esonerato dal fornire la prova diretta in ordine alla mancata rispondenza a verità di quanto costituente oggetto del capo di incolpazione o di apportare elementi idonei ad una diversa prospettazione dei fatti. Conseguentemente, il […]

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Il COA di Latina pone due quesiti, relativi peraltro ad un’unica, principale questione: a) Se sia sufficiente per gli Avvocati stabiliti, ai fini dell’inserimento nelle liste del patrocinio a spese dello Stato, un’anzianità biennale di iscrizione nella Sezione Speciale loro riservata dell’Albo degli Avvocati costituito nella circoscrizione del Tribunale in cui hanno stabilmente fissato la residenza o il domicilio professionale, ovvero se possano chiedere l’inserimento nelle liste anzidette solo dopo aver maturato due anni di anzianità di iscrizione all’Albo ordinario, al quale potranno iscriversi decorso un triennio di iscrizione alla Sezione speciale “stabiliti”, avendo nel mentre esercitato in modo effettivo e regolare; b) Se sia sufficiente per gli Avvocati stabiliti, che fossero nominati ai sensi dell’art. 80 del D.P.R. n. 115/2002, indicare l’Avvocato con il quale agiscono di intesa, senza necessariamente procedere ad una nomina congiunta con il medesimo.

La Commissione osserva quanto segue. Esiste una sostanziale differenza fra l’Avvocato stabilito e l’Avvocato integrato, sancita dalle previsioni al riguardo recate dall’art. 4 del D.Lvo n. 96/2001. L’Avv. stabilito infatti, ai sensi del comma 1, esercita la professione alle condizioni specificate nel Titolo I del succitato Decreto, mentre l’Avvocato integrato, ai sensi della comma 2, […]

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Il COA di Torino chiede se l’Avvocato straniero Stabilito, regolarmente iscritto nella Sezione Speciale dell’Albo degli Avvocati di un Ordine Forense, possa avere un secondo domicilio professionale ubicato nella competenza territoriale di altro Ordine Forense.

In risposta al quesito posto, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel senso che, disponendo l’art. 6, n.1, del D.Lgs. n. 96/2001 che: “Per l’esercizio permanente in Italia della professione di avvocato, i cittadini degli Stati membri in possesso di uno dei titoli di cui all’articolo 2, sono tenuti ad iscriversi in una sezione speciale […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno ha chiesto, con nota 19 novembre 2014 Prot. n. 257/14, parere in relazione alla applicabilità dell’art. 34 del nuovo Codice deontologico forense agli avvocati degli enti pubblici.

Il Consiglio rimettente evidenzia, in particolare, che l’obbligo imposto all’avvocato, di rinunciare preventivamente a tutti gli incarichi ricevuti dal cliente, nel caso egli intenda avviare nei confronti del medesimo un’azione giudiziaria per conseguire il pagamento delle proprie prestazioni professionali, implicherebbe conseguenze particolarmente destabilizzanti se applicato anche all’avvocato dell’ente pubblico. In questa ipotesi, infatti, la dismissione […]

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Il Consiglio dell’Ordine di Massa Carrara chiede di sapere “se, in sede di indagine della Guardia di Finanza relativa all’osservanza della normativa in tema di antiriciclaggio, la stessa Guardia di Finanza, anche senza specifica autorizzazione o ordine dell’Autorità Giudiziaria, possa prelevare e visionare i fascicoli di studio, senza che a ciò possa opporsi l’eccezione del segreto professionale e della tutela della privacy dei clienti”.

La Commissione ha investito del tema, in fase di istruttoria del quesito, il Gruppo di lavoro in tema di normativa antiriciclaggio e ne fa proprio il parere, che di seguito si riproduce. – Il quadro normativo Il punto di partenza è il collegamento tra legge antiriciclaggio (L.A.), normativa valutaria e normativa tributaria. Ai sensi dell’art […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona chiede di sapere se possa essere accolta la domanda di iscrizione nella Sezione speciale degli Avvocati stabiliti di un abogado iscritto come non esercente secondo l’ordinamento professionale spagnolo.

Ritiene infatti il COA richiedente che detto interrogativo, già oggetto di recenti pronunce da parte di questa Commissione, possa essere riconsiderato alla luce delle considerazioni conclusive svolte dall’Avvocato generale avanti la Corte di Giustizia Europea nel giudizio n. C-58/13; considerazioni che, sostanzialmente, postulerebbero che la condizione giustificante l’iscrizione all’Albo degli Avvocati di un Paese membro […]

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Il COA di Benevento pone i seguenti tre quesiti: 1) Se sia consentito ad un Avvocato Stabilito inserire nella formulazione del proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata l’abbreviazione di un titolo professionale diverso da quello di cui egli sia in possesso (nella specie: Avv. in luogo di Ab.); 2) Se possa il Consiglio dell’Ordine legittimamente rifiutare l’inserzione nella propria anagrafica di un indirizzo di PEC, ove l’indicazione del titolo non corrisponda a quello effettivo, con ogni conseguenza in ordine alla pubblicità prescritta dalla legge; 3) Se risponda alle prescrizioni di legge da parte dell’Avvocato il comunicare al proprio Ordine un indirizzo PEC appartenente ad altro avvocato iscritto allo stesso Ordine; o ad altro soggetto iscritto ad un differente Albo professionale.

1) In risposta al primo quesito, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel senso che non sia consentito all’Avvocato Stabilito, in forza delle prescrizioni contenute nella Direttiva 98/5/CE del Parlamento e del Consiglio 16 febbraio 1998, art. 1, comma 2, e del D.Lgs. 2 febbraio 2001, n.96, esercitare la professione in Italia se non usando […]

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Il COA di Oristano chiede se vi siano limiti all’elettorato attivo o passivo nelle elezioni dei Consigli degli Ordini per gli iscritti nella Sezione Speciale dell’Albo relativa agli Avvocati Stabiliti di cui all’art. 15, lettera i, Legge 247/2012.

In risposta al quesito posto, la Commissione osserva che, quanto agli elettori, la legge n. 247 del 31 dicembre 2012 (Nuova disciplina dell’ordinamento forense), all’art. 28, co. 2, afferma che “Hanno diritto al voto tutti coloro che risultino iscritti negli albi e negli elenchi dei dipendenti degli enti pubblici e dei docenti e dei ricercatori […]

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La composizione e le funzioni giurisdizionali del CNF sono soggette a riserva assoluta di legge

Il Consiglio nazionale forense è “giudice speciale” ai sensi e per gli effetti del combinato disposto della VI disp. trans. Cost. e dell’art. 102 Cost., sicché la disciplina che ne regola la composizione e le funzioni giurisdizionali è soggetta a riserva assoluta di legge ex art. 108 della Costituzione (Nel caso di specie, l’incolpato aveva […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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