A tale quesito si è risposto con il parere n. 92/2013 al quale, pertanto, si rinvia. Consiglio nazionale forense, parere n. 31 del 8 luglio 2021
A tale quesito si è risposto con il parere n. 92/2013 al quale, pertanto, si rinvia. Consiglio nazionale forense, parere n. 31 del 8 luglio 2021
L’avvenuta uscita del Regno Unito dall’UE non rende più applicabili – ai soggetti in possesso di laurea in giurisprudenza ottenuta in quel Paese – i principi desumibili dal diritto dell’UE (e in particolare dalla sentenza CdG 13 novembre 2003, nella causa C-313/01, Morgenbesser, recepita dalla giurisprudenza interna in Cass. Sezioni unite, 19 aprile 2004, n. […]
La risposta è resa nei termini seguenti. La competenza a formulare al CDD istanza volta alla riapertura del procedimento disciplinare in relazione all’intervento – sui medesimi fatti – di sentenza penale di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l’incolpato non lo ha commesso rientra tra i casi nei quali sono mantenute in capo […]
La risposta è resa nei termini seguenti. Ai sensi dell’articolo 17, comma 10, lett. b) della legge n. 247/12, la cancellazione dal registro dei praticanti deve essere disposta “dopo il rilascio del certificato di compiuta pratica, che non può essere richiesto trascorsi sei anni dall’inizio, per la prima volta, della pratica”. Tuttavia, prosegue la medesima […]
La mancata indicazione, da parte del Consiglio territoriale, dei criteri per la scelta e la quantificazione durata della sospensione (anche cautelare) ovvero della sanzione irrogata, non integra alcuna nullità della decisione, non sussistendo uno specifico obbligo motivazionale, ma esclusivamente un criterio di adeguatezza, in relazione all’offesa alla dignità e al decoro della classe professionale che […]
In tema di applicazione della misura cautelare, la prova dello strepitus fori deve aver luogo non necessariamente per via documentale, facendola semplicisticamente coincidere con la diffusione delle notizie giornalistiche o con il numero delle pubblicazioni ma, in assenza di altri elementi concludenti, neppure può ricavarsi in via meramente presuntiva, ritenendo di per sè sufficiente la […]
Il potere cautelare esercitato dal CDD ai fini dell’adozione, modifica e revoca del provvedimento di sospensione cautelare del professionista è discrezionale e non sindacabile, essendo solo al CDD affidata dall’ordinamento la valutazione della lesione al decoro e alla dignità della professione e quella dell’opportunità del provvedimento stesso nonché di eventuali fatti sopravvenuti, mentre l’esame del […]
Secondo una interpretazione sistematica, storica e teleologica deve ritenersi che il c.d. strepitus fori costituisca tuttora presupposto della nuova sospensione cautelare, la quale pertanto non consegue automaticamente o di diritto al solo verificarsi delle fattispecie tipiche e tassative di sua ammissibilità (artt. 60 L. n. 247/2012 e 32 Reg. CNF n. 2/2014), ma è comunque […]
A mente dell’articolo 8 della legge professionale, l’assunzione dell’impegno solenne è adempimento funzionale alla possibilità di esercitare la professione. Esso presuppone, pertanto che si sia perfezionata l’iscrizione dell’avvocato nell’Albo e deve essere prestato entro sessanta giorni dall’iscrizione, potendosi in mancanza procedere alla cancellazione d’ufficio ai sensi dell’articolo 17, comma 9, lett. b) della legge professionale. […]
Mentre per l’emissione delle misure cautelari interdittive in sede penale è necessaria la sussistenza delle esigenze cautelari di cui all’art. 274 c.p.p. (tra cui il rischio di inquinamento delle prove, il pericolo di reiterazione del reato ed il pericolo di fuga), diversamente, per l’applicazione della sospensione cautelare in sede deontologica è richiesta soltanto la ricorrenza […]