Avvocati di enti pubblici: la disciplina professionale non ammette interpretazioni estensive

Sulla base delle prescrizioni poste dalla legge professionale, per gli avvocati degli enti pubblici, iscritti negli elenchi speciali, lo ius postulandi è ristretto alla tassativa ipotesi dell’esercizio professionale per le cause e gli affari propri dell’ente presso il quale gli stessi prestano la loro opera e non è consentita alcuna interpretazione estensiva.

Corte di Cassazione (pres. Di Cerbo, rel. Blasutto), sentenza n. 7992 del 30 marzo 2018

NOTA:
In arg. cfr. pure Consiglio di Stato, Sez. V (pres. Severini, rel. Perotti), sentenza del 7 giugno 2017, n. 2731 in tema di “Uffici unitari” di avvocatura, costituiti (necessariamente ex novo) mediante convenzione tra enti pubblici.

abc, Giurisprudenza Cassazione

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