Il COA di Vicenza formula quesito in merito alla possibilità – per una cittadina italiana già abilitata all’esercizio della professione forense in Italia ma attualmente residente a Monaco di Baviera e iscritta all’AIRE – di iscriversi all’Albo degli Avvocati in Italia per poi esercitare la professione (eventualmente come avvocato stabilito) all’estero e, nel caso di specie, in Germania.

Il COA ricorda – correttamente – che l’articolo 7, comma 5 della legge n. 247/12 consente il mantenimento dell’iscrizione all’avvocato che, già iscritto nell’albo e quindi in possesso di domicilio professionale, trasferisca la propria residenza all’estero e ivi eserciti la professione. Il caso all’esame riguarda invece la persona abilitata all’esercizio della professione ma mai iscritta […]

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Il COA di Torino formula quesito in merito all’incompatibilità tra esercizio della professione di avvocato e attività di agente sportivo iscritto nel relativo Registro, svolta in forma societaria.

Come riportato nel quesito, l’articolo 4, comma 9 del d. lgs. n. 37/2021 prevede che: “L’iscrizione a un albo circondariale degli avvocati è compatibile con l’iscrizione al Registro nazionale degli agenti sportivi, ricorrendone i relativi presupposti.”. Tale disposizione si applica, come previsto dall’articolo 15-bis del medesimo decreto legislativo, a decorrere dal 1 gennaio 2023.Come ricordato […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite […]

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Il COA di Vibo Valentia chiede di sapere se l’avvocato cancellato dall’albo per perdita del requisito della condotta irreprensibile a seguito di condanna penale e successivamente reiscritto a seguito della riabilitazione, possa cumulare i periodi di anzianità ai fini dell’iscrizione nell’elenco degli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato.

Il costante orientamento del CNF in sede consultiva (cfr. ex multis i pareri nn. 33/2023, 57/2018, 40/2017, tutti reperibili e consultabili all’indirizzo www.codicedeontologico-cnf.it) consente – ai fini del computo dell’anzianità anche in relazione all’iscrizione nell’elenco dei difensori abilitati al patrocinio a spese dello Stato – di cumulare diversi periodi di iscrizione, ferma restando l’ovvia detrazione […]

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La Provincia di Pistoia chiede di sapere se debbano applicarsi anche all’avvocato dipendente dell’ente pubblico le disposizioni della legge n. 247/12 e del Codice deontologico forense in materia di conflitto di interessi con il cliente, nella fattispecie di (unico) avvocato dipendente dell’ente che abbia instaurato nei confronti dell’ente medesimo – suo datore di lavoro e al tempo stesso cliente – una controversia ex art. 414 c.p.c.

All’avvocato dipendente dell’ente pubblico – iscritto nell’Elenco speciale di cui all’articolo 23 della legge n. 247/12 – si applicano tutte le norme in materia di ordinamento e deontologia professionale, ivi compreso – in linea di principio – l’articolo 24 del Codice deontologico forense, in materia di conflitto di interessi.Nel caso concreto, tuttavia, la previsione relativa […]

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Legittimo impedimento e ragionevole durata del processo

In tema di legittimo impedimento, l’art. 420 ter cpp -che è applicabile al procedimento disciplinare forense- concerne non solo la capacità di recarsi fisicamente in udienza, ma anche quella di parteciparvi dignitosamente e attivamente per l’esercizio del diritto costituzionale di difesa. Tuttavia, esso non può derivare in via automatica dall’esistenza di una patologia più o […]

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Modifica al codice deontologico in materia di equo compenso

Il Consiglio nazionale forense, nella seduta amministrativa del 23 febbraio 2024, ha adottato la delibera n. 275 (in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 102 del 03/05/2024), con la quale ha introdotto l’art. 25-bis del Codice deontologico forense in materia di equo compenso:«Art. 25-bis (Violazioni delle disposizioni in materia di equo compenso).

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Massa Carrara chiede “se l’iscrizione nell’Elenco degli Avvocati disponibili per il patrocinio a spese dello Stato sia limitata al solo elenco tenuto presso l’Ordine di appartenenza dell’Avvocato o se, alla luce della disposizione normativa di cui al terzo comma dell’art. 15-quinquies del D. Lgs. 28/2010 e s.m.i., sia legittimo iscrivere anche nel proprio Elenco degli avvocati disponibili per il patrocinio a spese dello Stato ai sensi dell’art. 80 del D.P.R. 115/2002 e s.m.i. un avvocato appartenente ad altro Ordine ed iscritto nell’Elenco tenuto presso l’Ordine di appartenenza”.

L’art. 80 del d.P.R. 115 del 2002 stabilisce i criteri per la nomina del difensore dei soggetti ammessi al patrocinio a spese dello Stato. I primi due commi stabiliscono i criteri generali (difensore scelto tra gli iscritti negli elenchi degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato, istituiti presso i consigli dell’ordine del distretto […]

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Il COA di Messina chiede di sapere se la cancellazione dell’elenco dei difensori ammessi al patrocinio a spese dello Stato debba essere disposta, ai sensi dell’articolo 81, comma 4, del d.P.R. n. 115/2002 anche in presenza di sanzione disciplinare superiore all’avvertimento non ancora esecutiva. A sostegno richiama la massima della sentenza n. 185/2016 del Consiglio nazionale forense.

Rileva sul punto, anzitutto, il disposto dell’articolo 81 comma 4 del d.P.R. a mente del quale “È cancellato di diritto dall’elenco l’avvocato per il quale è stata disposta una sanzione disciplinare superiore all’avvertimento”. In assenza di ulteriori specificazioni non può che intendersi che la disposizione in parola faccia riferimento a sanzione definitiva ed esecutiva. A […]

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Il procedimento disciplinare avanti al CDD si conclude con un atto che ha forma, natura e sostanza di provvedimento amministrativo

Il procedimento disciplinare che si svolge avanti al CDD ha natura amministrativa e si conclude con un atto che ha forma, natura e sostanza di provvedimento amministrativo(1). Quest’ultimo, tuttavia, diviene poi il presupposto di un successivo procedimento di impugnazione avanti al C.N.F., che assume natura e funzione propriamente giurisdizionali, nel quale il giudice disciplinare è […]

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