La condotta dell’avvocato deve sempre essere adeguata al prestigio della classe forense, che impone comportamenti individuali ispirati a valori positivi, immuni da ogni possibile giudizio di biasimo etico, civile o morale. Conseguentemente, commette illecito deontologico l’avvocato che contravviene ai doveri di probità, dignità, decoro ed indipendenza anche al di fuori dell’esercizio del proprio ministero.Pertanto, l’avvocato […]