La delibera di approvazione del capo di incolpazione non è immediatamente impugnabile al CNF (né al TAR)

La delibera della Sezione disciplinare contente l’approvazione del capo di incolpazione e degli atti prodromici è un atto endoprocedimentale non suscettibile di autonoma impugnazione dinanzi al CNF, né tantomeno dinanzi al giudice amministrativo. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Pardi, rel. Brienza), sentenza n. 105 del 5 maggio 2021 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense […]

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La delibera di apertura del procedimento disciplinare non è impugnabile al CNF (né al TAR)

L’atto di apertura del procedimento disciplinare disposto dal Consiglio territoriale non costituisce una “decisione” ai sensi dell’ordinamento professionale forense, bensì un mero atto amministrativo endoprocedimentale, che non incide in maniera definitiva sul relativo “status” professionale, né decide questioni pregiudiziali a garanzia del corretto svolgimento della procedura, sicché, avendo il solo scopo di segnare l’avvio del […]

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Sul divieto del terzo mandato consecutivo

In tema di elezioni dei Consigli degli ordini circondariali forensi, anche in virtù della relativa legge di interpretazione autentica, la disposizione dell’art. 3, comma 3, secondo periodo, della L. n. 113 del 2017, in base alla quale i consiglieri non possono essere eletti per più di due mandati consecutivi, si intende riferita anche ai mandati […]

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Il terzo mandato consecutivo di durata inferiore a due anni non interrompe la consecutività dei due mandati ultrabiennali precedenti

In tema di elezioni dei Consigli degli ordini circondariali forensi, un terzo e consecutivo mandato di durata infrabiennale non ha efficacia d’interruzione della consecutività di due mandati come condizione ostativa alla ripresentazione della candidatura (art. 3, comma 3, secondo periodo, della L. n. 113 del 2017). Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. Napolitano), SS.UU, sentenza […]

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L’annullamento delle elezioni forensi non comporta la caducazione degli atti medio tempore compiuti dal Consiglio

L’annullamento delle elezioni forensi non comporta la caducazione degli atti medio tempore compiuti dal Consiglio, giacché l’art. 17, comma 4, della L. n. 113/2017 fa “salvi gli atti compiuti” prima dell’annnullamento stesso, con salvezza quindi del mandato elettorale sin lì espletato, anche con riferimento alle posizioni soggettive dei singoli. Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. […]

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La riapertura del procedimento disciplinare dopo l’assoluzione in sede penale con formula piena (per tutti o alcuni fatti)

Il procedimento disciplinare, concluso con condanna dell’incolpato, è riaperto se è stata inflitta una sanzione disciplinare e, per gli stessi fatti, l’autorità giudiziaria ha emesso sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l’incolpato non lo ha commesso. In tale caso il procedimento è riaperto e deve essere pronunciato il proscioglimento anche in […]

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La (successiva) parziale assoluzione in sede penale NON impone una corrispondente riduzione della sanzione già irrogata in sede disciplinare

Se, dopo la condanna deontologica per più fatti, l’incolpato sia stato successivamente assolto in sede penale perché alcuni di essi non sussistono o non li ha commessi, il procedimento disciplinare è riaperto (art. 55 L. n. 247/2012 e art. 36 Reg. CNF 2/2014) per una nuova valutazione del comportamento complessivo dell’incolpato, espungendo la condotta non […]

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L’inesistenza (originaria o sopravvenuta) dei requisiti per l’iscrizione all’albo

La delibera di iscrizione all’albo degli avvocati non ha natura di concessione o di autorizzazione, ma costituisce atto di accertamento costitutivo di uno “status”, condizionatamente alla concorrenza di requisiti determinati per legge (art. 17 L. n. 247/2012). Pertanto, l’inesistenza di questi ultimi, sia essa sopravvenuta o originaria (ovvero per fatti anteriori alla iscrizione e di […]

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La sanzione disciplinare per fatti (di rilevanza penale) anteriori all’iscrizione all’albo

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, l’azione disciplinare per fatti oggetto di procedimento penale è obbligatoria, in considerazione dello speciale “vulnus” che l’esposizione penale cagiona al prestigio dell’Ordine forense ed alla credibilità della professione. Ne consegue che essa può essere esercitata dal Consiglio dell’ordine anche in relazione a fatti risalenti ad epoca […]

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