Esclusa la riduzione della sanzione disciplinare per l’incolpato che non mostri alcuna consapevolezza del proprio errore

L’ammissione della propria responsabilità da parte dell’incolpato può essere valorizzata nell’ambito del complessivo giudizio relativo alla sua personalità ai fini della determinazione della giusta sanzione in senso più mite; attenuazione che invece deve escludersi ove, per converso, l’incolpato non mostri alcuna resipiscenza. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Palma, rel. Cassi), sentenza n. 44 del 27 […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Al fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato […]

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Sospeso l’avvocato che si difenda dal procedimento disciplinare calunniando i consiglieri

Costituisce (anche) grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che denunci infondatamente come reato l’avvio e l’istruzione di un procedimento disciplinare a suo carico (Nel caso di specie, l’incolpato aveva infondatamente denunciato per abuso d’ufficio i consiglieri COA e CDD che avevano dato impulso ad un procedimento disciplinare nei suoi confronti, peraltro poi conclusosi con l’accertamento […]

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Procedimento disciplinare: la trasmissione degli atti al CDD da parte del COA non costituisce esercizio di una mera facoltà ma è un atto dovuto

Dopo aver ricevuto una denuncia o un esposto disciplinare, il COA trasmette immediatamente gli atti al CDD (art. 50 co. 4 L. n. 247/2012, art. 11 co. 1 Reg. CNF n. 2/2014), senza alcuna discrezionalità in proposito, poiché gli è preclusa la possibilità di un vaglio preliminare circa l’eventuale infondatezza della notizia di (potenziale) illecito […]

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Espressioni offensive o sconvenienti: la “condotta sconsiderata e irriguardosa”

Attribuire a controparte, in sede difensiva, una “condotta sconsiderata e irriguardosa” è una espressione che può risultare poco felice e inopportuna, perché eccessivamente polemica, ma di per sè non è offensiva ex art. 52 cdf e non travalica i limiti segnati dai doveri di probità, lealtà, correttezza e decoro. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. […]

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Impugnazione telematica al CNF: la ricevuta PEC deve precedere la mezzanotte dell’ultimo giorno utile

Ove l’impugnazione al CNF sia proposta a mezzo PEC(1), la generazione della relativa ricevuta di accettazione deve avvenire, al più tardi, entro la ventiquattresima ora dell’ultimo giorno utile per la proposizione dell’impugnazione stessa e, cioè, entro le ore 23:59:59 (secondo l’UTC, “Coordinated Universal Time”), poiché, una volta sopraggiunto il secondo immediatamente successivo (alle ore 00:00:00 […]

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Procedimento disciplinare: l’omessa o tardiva impugnazione da parte del difensore dell’incolpato non giustifica la rimessione in termini

L’istituto della rimessione in termini (art. 153 co. 2 cpc, già art. 184 bis cpc) ha una connotazione di carattere generale e, come tale, trova in astratto applicazione anche nella fase di gravame dinanzi al CNF, ricorrendone i presupposti, i quali non sono integrati dal mancato o inesatto adempimento da parte del difensore di fiducia […]

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L’impugnazione tardiva è inammissibile

E’ inammissibile in quanto tardivo l’appello proposto oltre il termine di legge, giacché i termini per la impugnazione delle decisioni sono perentori e non possono pertanto essere prorogati, sospesi o interrotti, se non nei casi eccezionali espressamente previsti dalla legge (Nel caso di specie trattavasi di impugnazione avverso la sanzione disciplinare del CDD, proposta oltre […]

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