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- numero: 9
- anno: 2017
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- Divieto di aggravamento della posizione debitoria della controparte
CDD di Napoli (pres. Manfredi Gaetano, rel. Manfredi Gaetano), decisione n. 9 del 28 Luglio 2017 - La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare
Consiglio Nazionale Forense (pres. Picchioni Giuseppe, rel. Sica Salvatore), sentenza n. 9 del 09 Marzo 2017 - Nel procedimento disciplinare non opera lo stare decisis
Consiglio Nazionale Forense (pres. Picchioni Giuseppe, rel. Sica Salvatore), sentenza n. 9 del 09 Marzo 2017 - Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicante
Consiglio Nazionale Forense (pres. Picchioni Giuseppe, rel. Sica Salvatore), sentenza n. 9 del 09 Marzo 2017 - Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare
Consiglio Nazionale Forense (pres. Picchioni Giuseppe, rel. Sica Salvatore), sentenza n. 9 del 09 Marzo 2017 - L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi
Consiglio Nazionale Forense (pres. Picchioni Giuseppe, rel. Sica Salvatore), sentenza n. 9 del 09 Marzo 2017 - Il COA di Roma chiede di sapere se: 1. L’abogado già iscritto all’Ordine degli Avvocati italiano possa sostituire un Collega ordinario in una udienza relativa ad una procedura nella quale non abbia preventivamente depositato dichiarazione di intesa (anteriormente alla parte rappresentata, ovvero al primo atto di difesa dell’assistito, ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. 96/2001) depositando a verbale una delega per la sostituzione sottoscritta dal Collega ordinario contenente dichiarazione di intesa specifica per la procedura in cui gli viene chiesto di partecipare; 2. Se, in caso di risposta negativa al quesito di cui al punto 1. la posizione dell’abogado possa essere sanata da una dichiarazione di intesa prodotta ad una udienza successiva; 3. se possa essere considerata un vizio procedurale la circostanza che un abogado abbia sostituito in udienza un avvocato ordinario senza depositare la delega e/o contestuale dichiarazione di intesa; ed in caso di risposta positiva, se il vizio produca effetti sull’intera procedura o solo sulla specifica fase; 4. se la mancanza di dichiarazione di intesa o di delega possa essere eccepita dalla parte o debba essere pronunciata solo dall’autorità adita e se, di conseguenza, il deposito della dichiarazione di intesa o della delega di udienza sia una responsabilità dell’abogado esclusivamente nei confronti dell’autorità adita, al fine di dimostrare che egli agisce di intesa e sotto il controllo di un avvocato ordinario, ovvero se sia una responsabilità procedurale che inficia anche i rapporti con i terzi.
Consiglio Nazionale Forense (Secchieri Carla), parere n. 9 del 18 Gennaio 2017