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- Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolteAnche in tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il giudice non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente, non… Leggi tutto: Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente tutte le tesi ed emergenze istruttorie non accolte
- Nei procedimenti familiari con minori, l’avvocato del genitore è anche difensore della prole, qualunque sia la sua posizione processualeNella materia afferente al diritto di famiglia e dei minori, l’avvocato ha non solo funzione di difensore delle parti, ma anche dei minori coinvolti nelle vicende che li attingono, loro malgrado, e dunque tale funzione deve essere svolta con particolare attenzione tesa a contenere in modo più efficace possibile il contenzioso tra le parti. Con… Leggi tutto: Nei procedimenti familiari con minori, l’avvocato del genitore è anche difensore della prole, qualunque sia la sua posizione processuale
- Prima di agire in giudizio, l’avvocato deve comunicare al Collega l’interruzione delle trattativeL’avvocato deve comunicare al collega avversario l’interruzione delle trattative stragiudiziali, nella prospettiva di dare inizio ad azioni giudiziarie (art. 46 co. 7 cdf). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Giraudo), sentenza n. 291 del 5 luglio 2024
- Il COA di Torino chiede di sapere se i professionisti sospesi amministrativamente siano soggetti all’obbligo formativo.Sebbene il quesito non sia esplicito sul punto, si deve ritenere che la sospensione sia quella dovuta al mancato pagamento dei contributi di iscrizione, disciplinata dall’articolo 29 della legge n. 247/12.Rileva anche in questo caso, sul punto, il parere 90/2016 – relativo alla sospensione volontaria – a mente del quale: “l’art. 11 legge n. 247/2012… Leggi tutto: Il COA di Torino chiede di sapere se i professionisti sospesi amministrativamente siano soggetti all’obbligo formativo.
- Illecito disciplinare: l’errore scrimina solo se inevitabileIn tema di responsabilità disciplinare dell’avvocato, in base dell’art. 4 del nuovo codice deontologico forense, la coscienza e volontà consistono nel dominio anche solo potenziale dell’azione o omissione, per cui vi è una presunzione di colpa per l’atto sconveniente o vietato a carico di chi lo abbia commesso, il quale deve dimostrare l’errore inevitabile, cioè… Leggi tutto: Illecito disciplinare: l’errore scrimina solo se inevitabile
- Illecito agire in conflitto di interessi anche solo potenzialeL’art. 24 cdf mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Feliziani), sentenza n. 290 del 5 luglio 2024
- Divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente: la rilevanza del conflitto di interessiAi fini del divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente (art. 68 cdf), la nozione di conflitto di interessi, rilevante ai sensi del complementare ex art. 24 cdf, comprende tutti i casi in cui, per qualsiasi ragione, il professionista si ponga processualmente in antitesi con il proprio assistito. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli,… Leggi tutto: Divieto di assumere l’incarico nei confronti dell’ex cliente: la rilevanza del conflitto di interessi
- Il COA di Perugia formula quesito in merito alla compatibilità, ai sensi dell’articolo 18 della legge n. 247/2012 dell’esercizio della professione di avvocato con l’esercizio dell’attività libero professionale di grafologo.La professione di grafologo rientra tra quelle disciplinate dalla legge n. 4/2013; essa è, dunque, una professione non organizzata in ordini o collegi.Come ritenuto dal Consiglio Nazionale Forense con il proprio parere n. 36/2017: “La legge n. 4/2013 disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi, con ciò intendendosi “l’attività economica, anche organizzata, volta… Leggi tutto: Il COA di Perugia formula quesito in merito alla compatibilità, ai sensi dell’articolo 18 della legge n. 247/2012 dell’esercizio della professione di avvocato con l’esercizio dell’attività libero professionale di grafologo.
- Azione contro il cliente e la parte assistita per il pagamento del compenso: l’obbligo di rinunciare agli incarichi è inderogabileAi sensi dell’art. 34 cdf, l’avvocato per poter agire nei confronti del cliente per il pagamento delle proprie prestazioni professionali, deve previamente rinunciare a tutti gli incarichi da quel cliente conferitigli. Tale regola non lascia spazio alcuno alla possibilità di derogarvi attraverso il consenso della parte assistita, trattandosi di norma deontologica sottratta alla disponibilità delle… Leggi tutto: Azione contro il cliente e la parte assistita per il pagamento del compenso: l’obbligo di rinunciare agli incarichi è inderogabile
- Le norme deontologiche sono sottratte alle disponibilità delle partiLe regole dettate dal codice deontologico hanno natura pubblicistica, derivante dal recepimento delle stesse operato dall’art. 3 L. n. 247/2012 che, appunto, le ha elevate da norme regolamentari di natura amministrativa a canoni deontologici che vincolano l’avvocato a determinati comportamenti a pena di sanzioni disciplinari, con la conseguenza che le norme deontologiche sono sottratte alle… Leggi tutto: Le norme deontologiche sono sottratte alle disponibilità delle parti
- Iscrizione all’albo e al registro: (ora) inammissibile l’impugnazione del Procuratore Generale presso la Corte d’AppelloA differenza della previgente disciplina (art. 31 RDL n. 1578/1933), il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello non è più legittimato ad impugnare la delibera di iscrizione all’albo o al registro (arg. ex art. 17 L. n. 247/2012) ma esclusivamente quella di iscrizione alla sezione speciale dell’Albo degli avvocati stabiliti (art. 6 del D. Lgs.… Leggi tutto: Iscrizione all’albo e al registro: (ora) inammissibile l’impugnazione del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello
- Il COA di Crotone chiede di sapere se, ai fini dell’anticipazione di un semestre di tirocinio per l’accesso alla professione, possano essere stipulate convenzioni con università che non abbiano sede nel circondario dell’ordine nel territorio regionale.Con i propri pareri nn. 26/2020 e 12/2019 – tutti reperibili e consultabili sulla Banca dati deontologica all’indirizzo www.codicedeontologico-cnf.it , il Consiglio nazionale forense ha già ritenuto inderogabile il criterio della prossimità territoriale, come disciplinato dall’articolo 1, comma 2, della Convenzione quadro del 24 febbraio 2017 stipulata tra il Consiglio Nazionale forense e la Conferenza… Leggi tutto: Il COA di Crotone chiede di sapere se, ai fini dell’anticipazione di un semestre di tirocinio per l’accesso alla professione, possano essere stipulate convenzioni con università che non abbiano sede nel circondario dell’ordine nel territorio regionale.
- Ricorso al CNF e difetto di jus postulandi (del praticante avvocato)Il ricorso al CNF è ammissibile solo qualora sia sottoscritto personalmente dal ricorrente munito di “jus postulandi”, ovvero sia sottoscritto da difensore iscritto all’albo dei professionisti abilitati all’esercizio davanti alle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale (Nel caso di specie, l’impugnazione al CNF era stata sottoscritta personalmente dal solo ricorrente e riguardava la delibera con… Leggi tutto: Ricorso al CNF e difetto di jus postulandi (del praticante avvocato)
- L’estinzione del giudizio d’impugnazione al CNF per rinuncia al ricorsoLa rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento per cessazione della materia del contendere, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte dell’appellato, con conseguente stabilizzazione della decisione gravata. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Atzori), sentenza n. 287 del 5 luglio 2024
- Patto di quota lite: sempre illecito l’accordo che preveda compensi manifestamente sproporzionatiQuand’anche stipulato durante la finestra temporale di liceità civilistica del patto di quota lite, l’accordo sul compenso professionale non può derogare al divieto deontologico di cui all’art. 29 co. 4 cdf, con conseguente sindacabilità in sede disciplinare dell’accordo stesso allorché preveda compensi manifestamente sproporzionati in relazione all’attività svolta (Nel caso di specie, la cliente conferiva… Leggi tutto: Patto di quota lite: sempre illecito l’accordo che preveda compensi manifestamente sproporzionati