Il COA di Agrigento chiede di sapere se sussista una deroga al divieto di cancellazione in pendenza di procedimento disciplinare nel caso di sopravvenuta carenza di uno dei requisiti previsti per l’iscrizione dall’articolo 17 della legge n. 247/12, con particolare riguardo – a titolo esemplificativo – al requisito di cui alla lettera c) del comma 1 del medesimo articolo (assenza di domicilio nel circondario del Tribunale in cui ha sede il Consiglio dell’Ordine).

Il costante orientamento del Consiglio nazionale forense – espresso nel parere richiamato nel quesito ma anche dalla giurisprudenza – è il seguente:“Il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penultimo comma, RDL n. 1578/1933) è […]

La domanda di cancellazione dall’albo presentata subito dopo l’esposto e prima dell’invio degli atti al CDD

Dal giorno dell’invio degli atti al CDD e fino alla definizione del procedimento disciplinare opera il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penult. co., RDL n. 1578/1933), salvo eccezioni(*), al fine di evitare che l’iscritto possa sottrarsi alle responsabilità disciplinari (atteso […]

Nuovo tirocinio professionale forense e cancellazione automatica dal Registro speciale dei Praticanti alla scadenza del termine di Legge

In tema di tirocinio per l’accesso alla professione forense, secondo la previgente disciplina (R.D.L. n. 1578/1933), il praticante avvocato non perde interesse a rimanere iscritto nel Registro Speciale pure dopo la scadenza del sessennio di patrocinio e l’avvenuto rilascio di compiuta pratica. Invece, per i tirocini iniziati dopo l’entrata in vigore del Regolamento ministeriale adottato […]

Regola ed eccezioni al divieto di cancellazione dall’albo

Il divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penultimo comma, RDL n. 1578/1933) è diretto ad evitare che l’inquisito possa sottrarsi al procedimento disciplinare (atteso che con la cancellazione verrebbe meno il potere di supremazia […]

Il COA di Mantova formula i seguenti quesiti: “1) La cancellazione a richiesta dell’iscritto, apparentemente non consentita in caso di pendenza a suo carico di procedimento disciplinare, così come previsto dall’art. 13 del regolamento 2/14, può o, meglio, deve essere disposta ugualmente in via amministrativa in caso di cessazione del possesso dei requisiti per l’iscrizione all’albo o di incompatibilità ex articoli 17 e 18 L.P n. 247/12, a prescindere dalla pendenza del disciplinare? 2) nel caso in cui l’iscritto, sottoposto a procedimento disciplinare, chiedesse la cancellazione per motivi suoi personali (malattia, mancanza di lavoro, cessazione effettiva dell’attività, etc. etc.) permarrebbe a suo carico in ogni caso l’obbligo di versare alla Cassa i contributi obbligatori minimi fino alla definizione del procedimento disciplinare, che può durare anche più di uno o due anni?”.

La risposta è nei seguenti termini: 1) Per quanto riguarda il primo quesito si rinvia al parere n. 8/2019, reso su quesito del COA di Ancona, che di seguito si trascrive: “Ai sensi dell’art. 17, comma 16 della L. n. 247/2012, che riproduce in parte l’art. 37, penultimo comma del RDL n. 1578/1933. “non si […]

IL COA di Ancona chiede di sapere: “se il divieto di procedere alla cancellazione dell’iscritto ex art. 17 L.P. in pendenza di procedimento disciplinare sia applicabile anche alle ipotesi di cancellazione per sopravvenuta perdita dei requisiti”.

La risposta è nei seguenti termini: Ai sensi dell’art. 17, comma 16 della L. n. 247/2012, che riproduce in parte l’art. 37, penultimo comma del RDL n. 1578/1933. “non si può pronunziare la cancellazione quando sia in corso un procedimento disciplinare”. Il divieto è sancito anche dall’art. 53 della medesima legge ed è trasfuso nell’art. […]

Il COA di Barcellona P.G. chiede quale disciplina debba applicarsi per l’abilitazione al patrocinio di un praticante avvocato cancellato a domanda, dopo il rilascio del certificato di compiuta pratica in vigenza della normativa precedente, reiscritto nell’elenco nel 2017.

Il praticante potrà essere ammesso al patrocinio sostitutivo decorsi sei mesi dalla nuova iscrizione nel Registro. Diversamente da quanto espressamente previsto per l’interruzione del tirocinio – che conserva gli effetti già prodotti dall’iscrizione – la cancellazione pone infatti nel nulla gli effetti del primo periodo di iscrizione: essendosi date una cancellazione e una reiscrizione, il […]

Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Cancellazione – Impugnazione al C.n.f. – Cessazione della materia del contendere.

L’intervenuta richiesta, presentata dall’interessato, di cancellazione dall’elenco speciale di cui all’art. 3, quarto comma del R.D.L. 27 novembre 1993, n. 1578 impone la dichiarazione della cessazione della materia del contendere. (Dichiarazione di non luogo a provvedere perché cessata la materia del contendere contro decisione Consiglio Ordine Roma, 9 marzo 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara ha posto i seguenti quesiti: 1) Se, alla luce dell’art. 17, co. 10, lett. b) Legge n. 247/2012, debba ritenersi che, trascorso il periodo di cinque anni e sei mesi, equivalenti, i sei mesi, all’arco temporale minimo che deve decorrere dal momento dell’iscrizione nel registro dei praticanti per chiedere l’abilitazione all’esercizio del patrocinio sostitutivo ed i cinque anni al periodo massimo di esercizio del patrocinio anzidetto, venga meno il diritto del praticante a mantenere l’iscrizione nel relativo registro; 2) Se, decorso il suddetto periodo di cinque anni e sei mesi, il COA debba procedere d’ufficio all’apertura del procedimento di cancellazione del praticante; 3) Come possano conciliarsi “i due diversi termini stabiliti nell’art. 17, co. 10, lett. b) Legge n. 247/2012, l’uno di anni sei dall’inizio, per la prima volta, della pratica, per il rilascio del certificato di compiuta pratica, l’altro di cinque anni e sei mesi mesi, come sopra dedotto, relativo al diritto di conservare l’iscrizione nel registro dei praticanti.”.

Le risposte vengono fornite nei termini di seguito precisati. Vanno preliminarmente richiamate le norme di riferimento recate dalla Legge n. 247/2012. L’art. 41, co. 12, prevede che, decorsi sei mesi dall’iscrizione nel relativo registro, il praticante possa esercitare attività professionale in sostituzione dell’avvocato presso il quale svolge la pratica. L’esercizio di detta facoltà è subordinato, […]

Avvocati di enti pubblici: i requisiti per l’iscrizione all’elenco speciale dell’albo professionale

L’iscrizione nell’Elenco Speciale annesso all’Albo, nei limiti consentiti dall’art. 3 del R.D.L. n. 1578/1933 (ora, 18 L. n. 247/2012), presuppone il concorso di tre elementi imprescindibili: (i) deve esistere, nell’ambito strutturale dell’ente pubblico, un ufficio legale che costituisca un’unità organica autonoma; (ii) colui che richiede l’iscrizione – in possesso, ovviamente, del titolo abilitativo all’esercizio professionale […]