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- La condanna agli effetti civili da parte del giudice penale ha efficacia di giudicato in sede disciplinareLa sentenza penale definitiva che, dopo la condanna in primo grado, proscioglie l’imputato per amnistia o prescrizione, contestualmente pronunciandosi sulle restituzioni o il risarcimento dei danni cagionati dal reato a favore della parte civile (art. 578 cpp) ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e… Leggi tutto: La condanna agli effetti civili da parte del giudice penale ha efficacia di giudicato in sede disciplinare
- La “nuova” pregiudizialità penale: la sospensione del procedimento disciplinare è ora una (facoltativa) eccezioneCon l’entrata in vigore della L. 247/2012 (art. 54), la c.d. pregiudizialità penale ha subìto una forte attenuazione, giacché ora il procedimento disciplinare “può” essere sospeso solo se ciò sia ritenuto “indispensabile”, poiché esso “si svolge ed è definito con procedura e valutazioni autonome rispetto al processo penale avente per oggetto i medesimi fatti”. Stante… Leggi tutto: La “nuova” pregiudizialità penale: la sospensione del procedimento disciplinare è ora una (facoltativa) eccezione
- (senza titolo)Assoluzione penale e procedimento disciplinareNel processo disciplinare degli avvocati, novellato dalla legge 31 dicembre 2012, n. 247, che ha introdotto una autonoma valutazione da parte del Consiglio Nazionale Forense dei fatti ascritti all’incolpato, in via derogatoria rispetto alla generale previsione di cui all’art. 653 cod. proc. pen., solo l’accertamento, operato con sentenza penale irrevocabile, che… Leggi tutto: (senza titolo)
- Procedimento disciplinare – Procedimento penale – Autonomia – Reato – Estinzione per prescrizione del procedimento penale – Irrilevanza relativamente alla responsabilità disciplinare.Il procedimento penale è autonomo rispetto al disciplinare e l’eventuale estinzione del reato per intervenuta prescrizione non svolge alcuna incidenza sulla affermazione di responsabilità di natura disciplinare che si collega alla violazione delle regole di comportamento del professionista forense poste a garanzia e tutela della dignità e decoro dell’intera classe forense. Consiglio Nazionale Forense (pres.… Leggi tutto: Procedimento disciplinare – Procedimento penale – Autonomia – Reato – Estinzione per prescrizione del procedimento penale – Irrilevanza relativamente alla responsabilità disciplinare.
- Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare (anche alla luce della giurisprudenza costituzionale e comunitaria)In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l’art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se… Leggi tutto: Lo jus superveniens non si applica alla prescrizione dell’azione disciplinare (anche alla luce della giurisprudenza costituzionale e comunitaria)
- Illecito disciplinare: la resipiscenza e il buon comportamento dell’incolpato successivo al fatto possono mitigare la sanzioneLa sanzione irrogata dal Consiglio territoriale, ad onta della gravità oggettiva delle violazioni incidenti su valori rilevanti della deontologia forense, ben può essere ridotta nella misura qualora, l’incolpato dimostri consapevolezza del proprio errore ed il suo comportamento successivo al fatto indichi un riallineamento alla correttezza della condotta. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Pizzuto),… Leggi tutto: Illecito disciplinare: la resipiscenza e il buon comportamento dell’incolpato successivo al fatto possono mitigare la sanzione
- Il termine di impugnazione del provvedimento di sospensione a tempo indeterminato per mancato pagamento dei contributi a Cassa forenseAvverso il provvedimento del COA di sospensione a tempo indeterminato dell’iscritto per omesso versamento dei contributi previdenziali dovuti a Cassa forense, l’interessato può proporre impugnazione al CNF entro 60 giorni dalla notifica, che è il termine generale previsto per l’impugnazione degli atti amministrativi, stante la natura non disciplinare del provvedimento di sospensione, che rende appunto… Leggi tutto: Il termine di impugnazione del provvedimento di sospensione a tempo indeterminato per mancato pagamento dei contributi a Cassa forense
- Art. 24 Codice Deontologico Forense – Conflitto di interessiNon incorre nella violazione dell’art. 24 del Codice Deontologico Forense (conflitto di interessi) l’avvocato che accetta incarichi dagli amministratori/commissari di una società in gestione straordinaria all’esito di interdittiva antimafia per l’assistenza degli stessi innanzi al TAR e, nello stesso periodo temporale, altresì assiste i medesimi commissari in giudizi civili instaurati contro di essi dalla medesima… Leggi tutto: Art. 24 Codice Deontologico Forense – Conflitto di interessi
- L’esponente non può impugnare al CNF la delibera di archiviazione del procedimento disciplinareLa legittimazione ad impugnare le decisioni disciplinari del Consiglio territoriale non compete all’esponente, il cui eventuale ricorso deve pertanto ritenersi inammissibile, ferma restando la facoltà di rivolgersi al giudice civile o penale per far valere i propri interessi (Nella specie, l’esponente aveva impugnato il provvedimento di “archiviazione per manifesta infondatezza” del suo esposto). Consiglio Nazionale… Leggi tutto: L’esponente non può impugnare al CNF la delibera di archiviazione del procedimento disciplinare
- Artt. 27 Dovere di informazione e 33- Restituzione di documenti Codice Deontologico ForenseL’avvocato che, ottenuto un decreto ingiuntivo a favore del proprio cliente nell’adempimento del mandato ricevuto, ometta allo stesso, pur reiteratamente richiestone, qualsiasi informazione sull’esito della procedura, commette la violazione prevista e sanzionata dall’art.27 comma 6 del codice deontologico forense, a nulla rilevando l’esito favorevole ottenuto, in quanto la norma citata tende a preservare i doveri… Leggi tutto: Artt. 27 Dovere di informazione e 33- Restituzione di documenti Codice Deontologico Forense
- L’inadempimento al mandato non è automatica fonte di responsabilità disciplinareL’inadempimento al mandato non ha rilevanza deontologica ex se, giacché l’inadempimento contrattuale, quantunque rilevante sul piano della responsabilità civile, integra anche responsabilità disciplinare solo quando l’inadempimento stesso derivi da “non scusabile e rilevante trascuratezza” ex art. 26 cdf. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Atzori), sentenza n. 264 del 20 giugno 2024 NOTA:In senso… Leggi tutto: L’inadempimento al mandato non è automatica fonte di responsabilità disciplinare
- Radiazione per l’avvocato che favoreggi o sfrutti la prostituzioneCostituisce (anche) grave illecito disciplinare, meritevole della massima sanzione disciplinare perché lede i principi di dignità, probità e decoro (art. 9 cdf) con conseguente pregiudizio per l’immagine e la dignità dell’intero ceto forense, il comportamento dell’avvocato diretto al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, nonché al riciclaggio e all’usura (Nel caso di specie, in applicazione… Leggi tutto: Radiazione per l’avvocato che favoreggi o sfrutti la prostituzione
- Procedimento disciplinare: una difesa dilatoria, pretestuosa ed ostruzionistica dell’incolpato rileva ai fini della dosimetria della sanzioneIn tema di procedimento disciplinare, un atteggiamento palesemente dilatorio e pervicacemente pretestuoso ovvero ostruzionistico dell’incolpato, che però non costituisca manifestazione del diritto di difesa, sono indice della propria inadeguatezza a recepire correttamente i canoni deontologici e la loro portata sicché -quale valutazione del comportamento rilevante ex art. 21 cdf- escludono una possibile attenuazione della sanzione… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: una difesa dilatoria, pretestuosa ed ostruzionistica dell’incolpato rileva ai fini della dosimetria della sanzione
- L’omesso o tardivo deposito di atti processualiPone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che, in difetto di strategia difensiva d’accordo col cliente, ometta di depositare atti giudiziari nei termini processuali per non scusabile e rilevante trascuratezza (Nel caso di specie, l’avvocato aveva omesso di depositare gli atti conclusivi di un giudizio). Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Feliziani), sentenza n.… Leggi tutto: L’omesso o tardivo deposito di atti processuali
- L’esercizio della professione in periodo di sospensionePone in essere un comportamento deontologicamente riprovevole, in quanto contrario alla disposizione specifica contenuta nell’art. 36 co. 1 cdf, l’avvocato che eserciti attività professionale in periodo di sospensione, amministrativa o disciplinare, a nulla rilevando in contrario l’asserita buona fede dell’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Feliziani), sentenza n. 262 del 14 giugno 2024