La richiesta di prova testimoniale non può essere genericamente formulata

Il principio di autosufficienza del ricorso è applicabile al procedimento disciplinare davanti al C.N.F., sicché il ricorrente che lamenti la mancata ammissione di una prova testimoniale da parte del Consiglio territoriale ha l’onere di indicare specificatamente, a pena di inammissibilità, le circostanze che formano oggetto della prova al fine di consentire il controllo della decisività […]

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Sentenza penale di prescrizione e responsabilità disciplinare

La sentenza penale che dichiari la prescrizione del reato non spiega, di per sè, alcuna automatica efficacia ai fini della responsabilità disciplinare dell’incolpato (Nel caso di specie, il COA aveva sanzionato disciplinarmente l’incolpato anche con riferimento al capo di imputazione per il quale il Tribunale penale aveva dichiarato la prescrizione del reato. Il professionista proponeva […]

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La delibera del COA che dispone l’apertura del procedimento disciplinare non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’apertura del procedimento disciplinare non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, attesa la sua natura di atto endoprocedimentale, inidoneo -in quanto tale- ad incidere su alcuna situazione giuridica soggettiva dell’iscritto e quindi non riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare, ovverosia le sole […]

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Il termine per la notifica della decisione del COA è ordinatorio

Il termine di quindici giorni fissato dall’art. 50 R.D.L. 1578/33 (ratione temporis applicabile) per il deposito o la notifica della decisione disciplinare del C.d.O., non ha natura perentoria e la sua violazione non determina la nullità del provvedimento adottato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del 10 aprile 2013, n. 48 NOTA: […]

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Al giudizio innanzi al CNF si applicano, in via sussidiaria, le norme di procedura civile

Nel procedimento disciplinare dinanzi al CNF trovano applicazione, quanto alla procedura, le norme particolari che, per ogni singolo istituto, sono dettate dalla legge professionale e, in mancanza, quelle del codice di procedura civile (Nella specie, è stata fatta applicazione delle norme di rito civile in tema di revocazione). Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, Rel. […]

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Modalità e termini della revocazione delle sentenze del CNF

La revocazione (art. 395 cpc) è ammessa anche per le decisioni del Consiglio Nazionale Forense e, in mancanza di norme derogatorie nella legge professionale, si propone mediante deposito del relativo ricorso presso il CNF stesso nel termine di trenta giorni decorrente dalla scoperta dell’asserito vizio revocatorio, a pena di inammissibilità (Nel caso di specie, la […]

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La revocazione è ammessa per i soli motivi tassativamente indicati dalla Legge

Il carattere di impugnazione eccezionale della revocazione, consentita per i soli motivi tassativamente indicati nell’art. 395 c.p.c., comporta l’inammissibilità di ogni censura non compresa in detta tassativa elencazione (Nella specie trattavasi di “ricorso per revocazione ex art. 395 n. 3 c.p.c.”, originato dalla decisione del COA sull’istanza di ricusazione proposta dall’incolpato). Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Sospensione cautelare: la gravità dell’imputazione penale

Ai fini della sospensione cautelare del professionista, il Consiglio territoriale non è tenuto a verificare l’apparente fondatezza delle accuse, ma esclusivamente la non manifesta infondatezza della notizia dell’esistenza del procedimento penale e dell’emissione dell’avviso ex art. 415 bis c.p.p. (il quale, peraltro, non deve necessariamente essere acquisito agli atti). (Nel caso di specie, il professionista veniva […]

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Inammissibile l’appello in proprio al CNF da parte dell’avvocato sospeso dall’esercizio della professione

Nel giudizio dinanzi al Consiglio nazionale forense non è consentita la difesa personale dell’avvocato che sia stato sospeso dall’esercizio della professione, difettando in tal caso il requisito indispensabile dello “ius postulandi”, la cui mancanza è rilevabile d’ufficio (Nella specie trattavasi di sospensione cautelare). Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Borsacchi), sentenza del 15 marzo […]

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