Ogni decisione disciplinare deve essere motivata a pena di nullità e sufficiente ai fini della validità della decisione è quella motivazione che, a sostegno della decisione adottata, espone ragioni che siano oggettivamente adeguate sul piano della logica e su quello delle massime di esperienza, senza che sia necessario a tal fine un particolareggiato esame ed una specifica confutazione di tutte le questioni sollevate, né una precisa esposizione di tutte le fonti di prova. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 16 luglio 1998).
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 244 del 29 Novembre 2001 (respinge) (cancellazione)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 16 Luglio 1998 (cancellazione)
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