Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze superflue ai fini del giudizio, per essere il Collegio già pervenuto all’accertamento completo dei fatti da giudicare, attraverso la valutazione delle risultanze già acquisite.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Santinon), sentenza n. 215 del 27 maggio 2024
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 215 del 27 Maggio 2024 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: CDD Roma, delibera del 02 Settembre 2020 (censura)
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